A meno di ventiquattro ore dall’inizio della Fase 2 del 4 maggio, arriva una circolare del Viminale per fare chiarezza su alcuni dei punti ancora problematici del dpcm. Il capo di gabinetto Matteo Piantedosi, che firma la circolare, ha aggiunto che la valutazione dei casi concreti da parte delle forze dell’ordine dovrà essere affidata ad “un prudente ed equilibrato apprezzamento”. Buonsenso e prudenza sono ancora le parole d’ordine. Ecco le indicazioni direttamente dal Ministero dell’Interno.
Congiunti
Chi sono i congiunti? Secondo il Viminale sono “i coniugi, i rapporti di parentela, affinità e di unione civile, nonché le relazioni connotate da una duratura e significativa comunanza di vita e di affetti”. Tra i congiunti NON rientrano gli amici, ma il senso di questa ulteriore definizione data dal Viminale è quello di consigliare ancora prudenza per gli spostamenti (la definizione, infatti, è certamente meno ampia di quella dei generici “affetti stabili”).
Autocertificazione
Non è stato fino a questo momento diffuso nessun nuovo modulo (quindi vale il precedente). Palazzo Chigi ha specificato che per chi esce per sport o attività motorie non è più necessaria l’autocertificazione. Per chi va al lavoro basterà esibire un tesserino aziendale.
I rientri a casa
È permesso il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza ma una volta rientrati, “non saranno più consentiti spostamenti al di fuori dei confini della regione in cui ci si trova”, scrive il Viminale (a meno che non ci siano, ovviamente, comprovate esigenze lavorative o di assoluta urgenza, ovvero per motivi di salute).
Attività sportiva
È consentita, anche agli atleti e non, di discipline non individuali, come a ogni cittadino, l’attività sportiva individuale, in aree pubbliche o private, nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno due metri e rispettando il divieto di ogni forma di assembramento.
Le autorizzazioni alle aziende
Le aziende non dovranno più inviare ai prefetti richieste di autorizzazione o la comunicazione preventiva per la ripresa delle attività produttive industriali e commerciali. Il sistema sulla verifica della sussistenza delle condizioni per la riapertura sarà così sostituito con un “regime di controlli sull’osservanza delle prescrizioni”.
Commercio al dettaglio
È ancora vietata la riapertura delle attività commerciali al dettaglio (ad esclusione di quelle che già potevano operare per decreto prima del 4 maggio). Nel novero della attività consentite si aggiunge però il commercio al dettaglio di fiori, piante, semi e fertilizzanti.
Ristorazione
La ristorazione è consentita solo con asporto o consegna a domicilio.
Cerimonie funebri
La disposizione consente lo svolgimento delle cerimonie funebri con l’esclusiva partecipazione dei congiunti e, comunque, fino ad un massimo di quindici persone, con funzioni da svolgersi preferibilmente all’aperto.