Dopo l’intervento del consigliere comunale d’opposizione Gianni Casella, non è tardata ad arrivare la replica dai banchi della maggioranza. Ad intervenire sul tema zona 167 è stato il consigliere di maggioranza Pietro Consiglio che ha attaccato duramente e frontalmente Casella: “Tutti sanno che questa amministrazione non ha nessuna responsabilità sulla programmazione della 167 e più di tutti lo sa il consigliere Casella che, se non ricordo male, era assessore alla edilizia popolare dell’amministrazione Napoletano che approvò l’intervento e lo schema di convenzione che ha portato a questo dopo la sentenza della Corte Europea che ha ritenuto la legge italiana che regolava gli espropri in contrasto con la Convenzione Europea sui Diritti Umani ed ha costretto il Parlamento Italiano a legiferare in merito prevedendo per gli espropri dei suoli il valore di mercato degli stessi. Così facendo, di fatto, è venuto meno il valore sociale delle 167 che avevano come punto di forza l’acquisizione del suolo ad un prezzo molto basso. È opportuno aggiungere che la nuova normativa sugli espropri è intervenuta prima dell’inizio effettivo dei lavori di costruzione degli alloggi e la stragrande maggioranza dei soci delle cooperative erano stati avvisati del potenziale incremento di costo. Le parole di Casella sembrano uno schiaffo all’intelligenza di chi legge”.
Consiglio non nutre invece nessun dubbio sull’operato dell’attuale amministrazione comunale sul caso zona 167: “Il sindaco Francesco Spina sin dal primo momento del suo insediamento, pur non avendo la paternità politico-amministrativa di tale procedimento si è battuto al fianco dei soci delle cooperative al fine di permettere loro di realizzare un sogno: la CASA. Il Sindaco non si è lavato le mani dicendo “non sono stato io”, ma si è dato da fare per trovare le soluzioni ai problemi che di volta in volta si presentavano, anche grazie alla collaborazione dei presidenti delle cooperative e di Angelo Garofoli, presidente del Sunia con cui in queste ore ha istituito uno sportello comunale di carattere informativo e operativo”.
Consiglio conclude affermando che i residenti non dovranno necessariamente pagare il dovuto entro fino anno: “Oggi i cittadini soci delle cooperative sanno bene che non devono per forza pagare il conguaglio entro il 31 Dicembre ma possono soltanto comunicare il loro assenso alla soluzione proposta dal sindaco Spina che oltre a dare certezze, tra le altre cose, prevede la possibilità di rateizzare il pagamento fino a dieci anni. Il Comune così, grazie alla solidità finanziaria, sta di fatto operando una sorta di finanziamento decennale ai soci delle cooperative. Altro che chiacchiere”.