Assolocali esprime, attraverso un comunicato stampa, le proprie preoccupazioni e i timori sulla nuova zona rossa che, da lunedì 15 marzo, ha imposto in Puglia un ulteriore stop alle attività commerciali. Il presidente Donato Ferrante, a tal proposito, dichiara: “Stiamo valutando tutte le azioni da intraprendere in favore delle categorie dei pubblici esercizi (bar, ristoranti, pizzerie e pub). Siamo allo stremo sotto il profilo economico, ormai vessati da quasi un anno di chiusure alternate da brevi periodi di apertura e soprattutto sotto il profilo umano, disillusi dalle istituzioni che ci hanno lasciati a noi stessi, ecco perché in questo momento diventa fondamentale l’associazione con il suo lavoro”.
“Il tutto dovrà necessariamente partire da un incontro interlocutorio con il Sindaco della città, al quale presenteremo il nuovo organigramma associativo e alcune proposte concrete, prosegue Ferrante. “Ad esempio una rimodulazione della quota fissa e variabile TARI per renderla meno gravosa. Abbiamo già richiesto un appuntamento e attendiamo riscontro. Inoltre invitiamo tutti i proprietari dei locali, in cui vengono portate avanti le attività commerciali ad avere memoria di chi ha sempre tenuto comportamenti esemplari come locatari, ad essere comprensivi della situazione di grave disagio, in cui vive tutto il comparto della ristorazione, e a provvedere ad una rinegoziazione dei canoni, al fine di favorire la continuazione delle attività. D’altronde un’eventuale chiusura dei locali porterebbe sicuramente meno entrate per i titolari degli immobili”.
Sulla stessa linea anche l’avvocato Dario Galantino, socio e legale di fiducia dell’associazione: “È un momento di grandissima difficoltà per i gestori del settore ristorazione, che si aggiunge ad un 2020 sciagurato per la salute e per l’economia. Le chiusure a singhiozzo, oltre che bloccare le attività di somministrazione alimentare, hanno rallentato anche l’indotto dei grossisti e delle materie prime. E’ necessario, per andare avanti, ridurre notevolmente i costi. Ci aspettiamo provvedimenti concreti da parte del Comune sul taglio netto dei tributi locali. Ci attendiamo, inoltre, grande senso di responsabilità e vicinanza da parte dei proprietari dei locali; in alternativa verranno attivate tutte le procedure, anche in via giudiziale, idonee a ridurre i canoni di locazione”.