Emergono i dettagli sull’agguato di ieri in via Amando vescovo, a pochi metri dalla chiesa di San Pietro (leggi qui). Nell’auto all’indirizzo della quale è stato esploso un colpo di pistola c’erano la moglie di Girolamo Valente (che fu ucciso l’8 agosto del 2017 in via Ruvo proprio mentre era insieme alla consorte, che rimase ferita) (leggi qui) e suo figlio, 36enne. Quest’ultimo poco prima era uscito dalla caserma dei carabinieri per i controlli di rito legati al regime della messa alla prova. I due sono scampati all’agguato e ieri sera sono stati ascoltati dai carabinieri della tenenza di Bisceglie, che indagano sull’accaduto. Madre e figlio non sono riusciti a riconoscere chi abbia fatto fuoco. Secondo alcuni testimoni i killer in azione erano due, a bordo di un motociclo ed entrambi avevano il volto travisato, uno da un casco integrale e l’altro da una parrucca. Dell’agguato è stata informata la Direzione Distrettuale Antimafia di Bari.