Due ragazzi in motorino, uno dei due apre la portiera e ruba la borsa poggiata sul sedile del lato non guidatore o sul sedile posteriore. Non si arrestano purtroppo i “furti con destrezza” (così vengono chiamati in gergo) contrassegnati dalla medesima tecnica. L’ultimo è avvenuto la sera di martedì 6 ottobre, intorno alle 22, all’incrocio tra via Piave e via Vittorio Veneto. Vittima una donna di mezza età, ferma al semaforo mentre viaggiava nella sua auto in via Veneto, direzione via San Martino. Artefici, ancora una volta, due ragazzi, a bordo di una Vespa di colore grigio, entrambi con il volto travisato dal casco. I due, provenienti dal sottopasso di via Piave, all’incrocio hanno girato a sinistra e si sono fermati. Uno dei due ha avuto così il tempo e l’ardire addirittura di attraversare la strada, affiancare l’auto della donna, aprire la portiera, rubare la borsa, riattraversare la strada e salire sul ciclomotore dove l’attendeva il conducente del mezzo a due ruote, prima di allontanarsi a velocità sostenuta. Inutili le urla della donna, visibilmente scossa dall’accaduto.
Data la frequenza di questo determinato tipo di furti, è il caso di rammentare alcuni consigli suggeriti già tempo fa dai Carabinieri: non tenere oggetti di valore in vista sui sedili dell’auto, né anteriori (lato non guidatore) né posteriori o quantomeno azionare la chiusura centralizzata della vettura. Anche quando non si è in auto è bene prestare attenzione, non portare la borsa in modo tale che possa risultare facilmente asportabile. La maggior parte dei furti, difatti, vengono incentivati anche dalla distrazione delle ignare vittime. Distrazione, evidentemente, che non passa inosservata ai furbi di turno.