Rifiuti di ogni genere sparsi ovunque, un tappeto impressionante di bottiglie di plastica sparse sul pavimento, oggetti vecchi della natura più disparata disseminati dappertutto. È lo scenario raccapricciante che si sono trovati di fronte le forze dell’ordine dopo aver sfondato la porta di ingresso dell’appartamento di Antonio Lopopolo, ritrovato morto in casa mercoledì 12 novembre, dopo che nessuno aveva notizie di lui da dieci giorni (leggi qui). La vittima, come dimostrato dalle foto, viveva sepolto in casa da una montagna di immondizia, in una situazione al confine tra indigenza, solitudine e probabile disturbo mentale. Una storia triste con un epilogo drammatico.