E’ stata rinvenuta nelle prime ore di questa mattina, nel tratto di litoranea prospiciente l’ex bimarmi , la carcassa di una tartaruga marina di circa 87 cm in avanzato stato di decomposizione. Si tratta di un episodio simile a quello da noi testimoniato lo scorso 17 luglio, in questo caso però si tratterebbe di un esemplare adulto femmina di caretta caretta . La specie è la più comune nel mar mediterraneo ma l’esemplare di femmina adulta è piuttosto raro nelle nostre acque. Sul posto sono intervenuti gli attivisti del WWF, tra cui Enrico Ricchittelli, che hanno analizzando i resti hanno ipotizzato il momento della morte a circa due settimane fa ed hanno anche trovato segni di un prolasso rettale segno di sforzi immani effettuati dall’animale per liberarsi, invano, fino al sopraggiungimento della morte della testuggine marina. La causa più probabile che può aver portato a questo tipo di morte è quella della presunta cattura accidentale tra le reti della pesca a strascico, l’animale provando a liberarsi avrebbe compiuto uno sforzo immane che ne avrebbe causato la morte. Nell’ultimo periodo avevamo assistito anche ad un lieto fine per le disavventure di alcune tartarughe marine, una il 3 ottobre in cui un gruppo di pescatori biscegliesi ha salvato la vita ad una testuggine e l’altra dopo neanche dieci giorni quando un altro gruppo di pescatori biscegliesi ha tratto in salvo e subito liberato un altro esemplare di caretta caretta (clicca qui per il video). Purtroppo in questa occasione la povera tartaruga ha avuto la peggio.
Anche in questo nuovo caso è stato allertato il centro recupero tartarughe di Molfetta ed il comune di Bisceglie, quest’ultimo avviserà la società di smaltimento di rifiuti speciali e l’ufficio veterinario dell’ASL per poter procedere alla rimozione della carcassa. E’ stato prelevato un campione organico sia del guscio che della pelle , entrambi i campioni saranno inviati ad un laboratorio specializzato di bari per l’esame bioptico che aiuterà a capire con certezza cause e momento della morte.