Sono trascorsi i dieci giorni per i quali l’Amministrazione Comunale aveva stanziato all’Associazione Cappuccini onlus novecento euro per offrire alloggio ai coniugi Giampiero ed Emanuela Pasquadibisceglie presso la struttura di accoglienza per famiglie e persone indigenti.

Al termine di tale periodo (l’ultima notte di permanenza secondo la convenzione stipulata tra Amministrazione e struttura è stata quella tra l’8 e il 9 dicembre) don Salvatore Porcelli ha concesso ai coniugi la possibilità di restare un’altra notte presso la casa-accoglienza.

Dunque quella appena passata è stata l’ultima notte trascorsa sotto un tetto per Emanuela e Giampiero.

In questi giorni di permanenza in Via Prof. M. Terlizzi non sono giunte molte disponibilità di appartamenti o locali da parte di cittadini, per cui si riaffaccia l’incubo, già vissuto per ben cinque notti, di dormire in auto.

C’è da dire che qualche offerta di lavoro, soprattutto all’indirizzo di Giampiero, in questi ultimi giorni è arrivata. Offerte per le quali il trentottenne si sta adoperando (tra consegna modulistica necessaria, curricula, documenti e così via).

Resta l’incognita, però, di un tetto certo sulla testa. Un tetto che, finora, grazie alla seppur temporanea soluzione messa in campo da Amministrazione e Cappuccini onlus è stato garantito ma che dalla prossima notte tornerà a essere una chimera.