La storia di Emanuela Cosmai, 33 anni, e Giampiero Pasquadibisceglie, 38, è certamente triste, non vi sono dubbi.

Ma la dignità che entrambi mantengono, pur in una situazione così altamente delicata, è tanto spiazzante quanto lodevole.

Circa un anno fa Giampiero perde il suo lavoro da meccanico, arrivano le prime difficoltà, il non riuscire a sostenere le spese legate alla mensilità dell’affitto, al materiale per la scuola per i loro figli, la ragazza 15 anni, il bambino 10, fino a giungere a lunedì 17 novembre, giorno della ricezione dello sfratto esecutivo: entro venerdì 21 la famiglia Pasquadibisceglie deve lasciare l’abitazione.

E così è stato. Ieri Emanuela e Giampiero hanno lasciato i loro figli dalla nonna affinché possano dormire riparati al caldo e sotto un tetto, ma per loro due non c’è nessun’altra sistemazione.

Se non la loro macchina.

L’auspicio è che Istituzioni, privati, commercianti, cittadini possano, dopo aver visionato e ascoltato l’intervista, intervenire in soccorso di questa famiglia che non implora, non supplica.

Semmai cerca risposte. Cerca quella serenità da circa un anno perduta.