Un 26enne e un 43enne già noti alle forze di polizia erano stati arrestati pochi giorni fa poiché, notati nell’agro biscegliese ad armeggiare all’interno di un capannone in disuso, erano stati colti in flagranza di reato mentre tentavano di estrarre dei cavi di rame da un impianto elettrico incassato nelle pareti di un capannone in disuso.
I Carabinieri della Tenenza di Bisceglie li hanno tratti nuovamente in arresto: si tratta di due cittadini italiani residenti a Bisceglie.
Arrestati, dunque, per tentato furto aggravato in concorso, in attesa di giudizio, erano stati sottoposti alla misura degli arresti domiciliari in abitazioni molto vicine tra loro. In totale inosservanza delle misure imposte, durante un controllo appositamente predisposto nel pomeriggio di martedì 3 marzo, i Carabinieri della Tenenza di Bisceglie li hanno sorpresi questa volta in flagranza di evasione atteso che, entrambi fuori dai luoghi di detenzione, stavano parlando vicendevolmente per strada.
Terminati gli accertamenti del caso, i due sono stati condotti presso la casa circondariale di Trani dove, oltre al precedente reato di furto aggravato in concorso, resteranno a disposizione dell’Autorità giudiziaria per essere giudicati anche del reato di evasione dagli arresti domiciliari.