Il titolare di un magazzino di prodotti ittici in contrada Lama di Macina, a Bisceglie, durante alcuni controlli della Guardia Costiera, secondo quanto riferiscono le autorità, si è reso irreperibile fingendo un malore e recandosi al locale pronto soccorso. Così, quale sanzione accessoria prevista a seguito di “intralcio all’attività posta in essere dagli ispettori della pesca nell’esercizio delle loro funzioni”, gli uomini della Guardia Costiera hanno confiscato 450 chili di prodotto ittico vario, ovvero l’intero contenuto in deposito, così come previsto dalla normativa. Al titolare del magazzino, biscegliese, inoltre, è stata comminata una sanzione amministrativa di 4mila euro.
Il controllo rientra in un vasta operazione a livello regionale che ha interessato l’intera filiera della pesca e che ha visto impegnati gli uomini della Guardia Costiera, coordinati dal sesto Centro di Controllo Area Pesca della Direzione Marittima di Bari. In tutto sono stati 29 gli illeciti amministrativi riscontrati su 384 controlli a rivenditori all’ingrosso e al dettaglio, per un totale di 220mila euro di sanzioni comminate. Tre i reati scoperti, 24 i sequestri di prodotto ittico di diversa tipologia e specie, per un quantitativo complessivo di oltre 7 quintali.
L’obiettivo, si legge nella nota della Guardia Costiera, era garantire la tutela del consumatore finale e verificare il rispetto sia delle vigenti disposizioni sulla tracciabilità ed etichettatura dei prodotti ittici in commercio, sia delle norme tecniche a tutela degli stock ittici e delle specie protette, come nel caso della cattura e della raccolta, trasporto, detenzione e commercializzazione del “bianchetto” (novellame di sarda e alice) e dei “ricci di mare”.