Sequestro di ben 4 tonnellate di prodotti ittici in due aziende di vendita all’ingrosso operanti nella zona industriale di Bisceglie. La notizia è stata diffusa oggi, giovedì 21 dicembre, dalla Guardia Costiera di Bari. L’azione di controllo è stata eseguita, dagli uomini della Guardia Costiera di Barletta, nell’ambito dell’operazione nazionale “Confine illegale” che fino al 30 dicembre impegnerà un ingente quantitativo di uomini e donne della Guardia Costiera su tutto il territorio nazionale per garantire “tutela dei consumatori, degli operatori onesti del settore e del made in Italy

Alle due ditte biscegliesi, i cui nomi non sono stati diffusi dalle autorità, sono stati sequestrati polpi, seppie, calamari e scampi perché come si legge nella nota delle autorità “è stata accertata la violazione di norme in materia di tracciabilità”. Le autorità hanno inoltre fatto sapere che “gran parte dei prodotti ittici sequestrati apparteneva a lotti congelati provenienti dall’estero che avevano superato tra il 2011 e il 2012 il termine minimo di conservazione, pronti per essere nuovamente etichettati e immessi in commercio”. Sempre secondo quanto si apprende dalla nota stampa dalla guardia costiera le due attività hanno ricevuto “sanzioni amministrative per un totale di 27mila euro”.

La Guardia costiera ha inoltre fatto sapere come nel corso del 2018 su tutto il territorio nazionale si siano effettuate “oltre 120mila verifiche, sia in mare che lungo la filiera commerciale, con l’elevazione di oltre 5mila e 600 sanzioni tra amministrative e penali per un importo di circa 11,5 milioni di euro di sanzioni pecuniarie, ed il sequestro di oltre 400 tonnellate di prodotto proveniente, per un terzo, da piattaforme logistiche e centri all’ingrosso che commerciano principalmente prodotto di provenienza estera. Un’azione di contrasto”, concludono dalla Capitaneria di Porto, “decisa nei confronti di chi agisce in modo fraudolento a danno degli operatori onesti e a discapito dei consumatori, con lo scopo di dare un sostegno al settore della pesca nazionale e assicurare, nel contempo, una filiera ittica virtuosa che garantisca ai consumatori l’acquisto di prodotti certificati e di qualità”.