È di Bisceglie e non è in gravi condizioni uno dei quattro militari a bordo dell’elicottero in dotazione al 7/o Reggimento Vega dell’Esercito italiano che ieri, durante un’esercitazione, ha preso fuoco. L’incidente è accaduto poco dopo le 11:15 in una zona al confine tra i territori comunali di Santarcangelo e Poggio Torriana, in Emilia Romagna, dove si trova una pista per ultraleggeri utilizzata anche per le esercitazioni militari.
Dei quattro militari coinvolti, di cui due di Roma e uno di Napoli, il biscegliese, 34 anni, ha riportato contusioni varie ed è ricoverato all’ospedale di Rimini, come un altro collega, in stato di shock. Più gravi, invece, le condizioni degli altri due militari, ricoverati all’ospedale di Cesena: un ragazzo, che aveva perso conoscenza ed era stato estratto dalla cabina da un commilitone, è stato intubato e resta in prognosi riservata ma non in pericolo di vita; l’altro è ricoverato nel reparto di chirurgia maxillofacciale, in quanto scendendo dall’elicottero aveva sbattuto violentemente il viso.
Stando a una prima ricostruzione è accaduto tutto nella frazione di pochi attimi. L’elicottero si trovava in volo sulla zona (non abitata, vicino alla sponda del fiume Marecchia) e stava effettuando una manovra addestrativa di routine. Mentre scendeva, per cause in corso di accertamento, la coda del velivolo ha toccato terra e a quel punto sarebbe partita la scintilla che avrebbe fatto propagare le fiamme. È escluso che il principio di incendio fosse scoppiato in volo. Per via dell’incidente i colleghi del Vega hanno perso i contatti radio per mezz’ora e così hanno provato a chiamare i quattro piloti al cellulare. Uno di loro ha risposto spiegando cosa era successo. I militari, dopo l’atterraggio, hanno avuto appena il tempo di scappare.
Sull’accaduto indagano gli inquirenti. Il Ministro della Difesa Roberta Pinotti ha riferito dell’incidente nella sua audizione davanti alle commissioni Difesa ed Esteri di Camera e Senato ed ha augurato una pronta guarigione ai quattro militari.