“Una giornata che non dimenticherò, dove il senso del dovere per alcuni istanti ha lasciato il posto all’incredulità per quello che si presentava davanti agli occhi”. Sono le prime parole di Marino Orsini, responsabile degli Operatori Emergenza Radio di Bisceglie, presente ieri, martedì 12 luglio, sul tratto ferroviario che collega Andria e Corato dove è avvenuto lo scontro tra due treni che ha provocato la morte di 23 persone e 50 feriti.
La tragedia che ha sconvolto l’intera nazione e soprattutto la terra di Puglia ha toccato i cuori del personale OER. “Appena accaduta la tragedia – racconta Orsini – siamo stati messi in preallarme dalla centrale operativa del 118 di Bari per poi partire attorno alle ore 13 con la nostra equipe formata da quattro soccorritori ed un infermiere. Giunti sul posto l’assembramento dei mezzi di soccorso era la prima cosa che balzava agli occhi, un numero incredibile che raramente ci capita di trovare. Quando poi siamo arrivati nella zona dove c’erano i treni la scena era irreale: valigie e borse sparse per terra, pezzi di lamiera accartocciati in maniera incomprensibile, siamo rimasti fermi per qualche secondo increduli”.
Momenti concitati ed al tempo stesso difficili da dimenticare, “Al momento del nostro arrivo – continua il responsabile OER Bisceglie – tutti i feriti recuperati erano stati già trasportati nei vari Ospedali. In quel momento è partita la conta dei cadaveri presenti, con il medico legale che numerava le salme in base al rinvenimento, cercando di capire da dei particolari, come indumenti o effetti personali, il sesso dei corpi martoriati e resi irriconoscibili. In una zona più difficile da raggiungere i Vigili del Fuoco avevano notato altri corpi e la speranza di poterli assistere, in caso fossero stati in vita, ci ha dato coraggio. Purtroppo anche per quelle persone non c’era più nulla da fare e da quel momento il nostro compito è diventato quello di prestare eventuale soccorso ai Vigili del Fuoco, al lavoro sotto un caldo infernale e in un groviglio di lamiere difficile da descrivere”.
Il responsabile biscegliese ha avuto modo di entrare nei vagoni dei due treni, “Cercavo di capire cosa potesse essere accaduto in quel momento, con il sangue presente ovunque e la zona nei pressi dello scontro in cui davvero facevi fatica a intuire dove terminava un vagone ed iniziava un altro. Una scena apocalittica con un silenzio assordante rotto solo dal rumore delle cicale e dai mezzi di soccorso”. Un particolare che ha colpito Marino Orsini è stato senza ombra di dubbio la presenza ed i momenti vissuti dal presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, presente sul luogo dell’accaduto sin dal mattino: “Ho visto il presidente non distante da me – racconta – e mi ha colpito molto la sofferenza e le lacrime che segnavano il suo volto, rimanendo sempre vicino al luogo dell’accaduto per tutto il tempo in cui noi siamo stati presenti”.
Alle ore 16.30 il ritorno a Bisceglie, un momento in cui cominci a riflettere, “Capita spesso di vedere scene difficili quando interveniamo per incidenti, ma devo ammettere che in questo caso tutto era incredibilmente amplificato, mi rimarrà per molto tempo impressa nella mente la prima visione dei due treni accartocciati l’uno dentro l’altro, immagini difficili da dimenticare. In questa tragedia sottolineo però il lavoro della macchina organizzativa che è stato perfetto, tutti i corpi militari e le associazioni di volontariato hanno dato un contributo incredibile, nel rispetto del lavoro altrui e della particolare situazione a cui sono andati incontro”. Lavoro degli Operatori Emergenza Radio che stamattina è ripreso con una unità presente al Policlinico di Bari, dove ci sono 23 salme , per effettuare supporto ai parenti delle vittime.