Nel primo pomeriggio di lunedì 15 dicembre, rancori di natura condominiale sono sfociati in violenta rissa in zona Sant’Andrea. A seguito della colluttazione, nel corso della quale uno dei protagonisti ha brandito anche una pistola, iPistola lite condominiale Carabinieri della Tenenza di Bisceglie, dopo prolungati accertamenti e ricerche, hanno arrestato tre biscegliesi, un 31enne, un 36enne e un 52enne, e un andriese 60enne, sorvegliato speciale di pubblica sicurezza. Tutti gli arrestati, escluso il 31enne, risultato incensurato, erano già noti alle Forze dell’Ordine.

Stando a quanto è emerso in sede di iniziali investigazioni, sembra che due di essi, titolari di un’attività commerciale specializzata nella produzione di prodotti caseari ed insistente in una palazzina abitata, fossero stati avvicinati da un condomino, il quale aveva mostrato il proprio “disappunto” per il frastuono generato dall’attività economica nelle ore pomeridiane.

All’iniziale discussione era seguita quindi l’organizzazione di una vera e propria spedizione punitiva nei confronti dell’autore del reclamo, realizzata mediante la collaborazione di un soggetto di spessore nel microcosmo della criminalità andriese, sorvegliato speciale con obbligo di soggiorno nel comune biscegliese e già noto per gravi reati contro il patrimonio e la persona, tra i quali omicidio e tentato omicidio.

Le immagini dei sistemi di videosorveglianza presenti nella zona mostrano un parapiglia senza esclusione di colpi, nel quale proprio il condomino che aveva “protestato” per i rumori, che successivamente riporterà lesioni fortunatamente non gravi, risulta essere armato di una pistola. Disarmato dagli altri tre ed irriso poiché l’arma gli era caduta sul selciato, veniva quindi ulteriormente picchiato. Gli immediati accertamenti eseguiti dai militari intervenuti a seguito di una telefonata al numero di emergenza “112” hanno consentito di identificare i responsabili e di rinvenire una pistola calibro 38 (foto in alto a destra), munita di munizionamento corazzato, illecitamente detenuta (poiché in atto risultata di proprietà di altro cittadino deceduto nel 1999) e portata in luogo aperto al pubblico.

Gli arrestati, condotti presso la Casa circondariale di Trani come disposto dall’Autorità Giudiziaria, dovranno ora rispondere a vario titolo dei reati di rissa aggravata, lesioni, detenzione e porto abusivo di arma comune da sparo. Alle componenti specialistiche del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale spetterà infine effettuare accertamenti balistici sull’arma al fine di stabilire se sia stata utilizzata in altri episodi criminosi.

AGGIORNAMENTO: La Procura della Repubblica nel richiedere la convalida di tutti gli arresti, con udienza fissata a domani, ha disposto nel frattempo la liberazione del 31enne e del 36enne non avendo riscontrato l’esistenza di particolari esigenze cautelari.