Nel primo pomeriggio di oggi, 28 aprile, è morto all’età di 93 anni il Prof. Giovanni Bruni, uno dei volti storici della politica biscegliese.
Nato il 28 maggio del 1926, il professor Bruni ha costruito un’importante reputazione con il suo impegno nel campo dell’educazione e della cultura prima, e in politica poi, ed è ricordato soprattutto per essere stato il primo biscegliese eletto alla Camera dei Deputati, della quale ha fatto parte, da rappresentante del Partito Repubblicano Italiano, dal 1987 al 1992.
La Redazione di Bisceglie24 porge le più sentite condoglianze alla famiglia per la perdita.
“Pensiero fine, personalità forte e vulcanica, ha amato profondamente la sua Città per la quale si è speso con grande passione”, sono le parole del sindaco di Bisceglie, Angelantonio Angarano. “Ha insegnato tantissimo ad intere generazioni di studenti, con lezioni che andavano oltre la normale didattica e diventavano anche lezioni di vita. Ci lascia un’eredità immensa fatta di libri, pamphlet, interventi parlamentari, un testamento culturale di inestimabile valore, ma ci lascia anche tanti ricordi e un vuoto incolmabile”.
“Con una irrefrenabile commozione, il mio personale pensiero e l’ultimo abbraccio ideale al mio Professore negli anni di liceo e maestro di vita Giovanni Bruni”, dichiara in una nota il consigliere comunale di opposizione, Francesco Spina, “primo parlamentare biscegliese e geniale esponente della politica nazionale degli anni ‘80. Lo voglio ricordare nel giorno del suo 90 compleanno, festeggiato istituzionalmente con la presenza di tutti gli amici e delle istituzioni comunali nella prestigiosa cornice a lui cara di Palazzo Tupputi”.
“Giungano alla famiglia le condoglianze dell’intero Consiglio Comunale, che mi onoro di rappresentare come Presidente della massime Assise”, dichiara Gianni Casella. “Un gentiluomo, una figura rappresentativa della nostra comunità cui ha dedicato gran parte della sua Vita con dedizione e partecipazione dei diritti costituzionali di ognuno, lungimirante e detentore di verità culturali storiche”.
“Per molte generazioni di giovani che alimentavamo la passione per la politica, il prof. Giovanni Bruni è stato un saldo riferimento”, queste le parole di ricordo del Ministro per gli Affari regionali e per le Autonomie Francesco Boccia, “La loro formazione è stata attraversata dai suoi insegnamenti e dal suo rigore morale nella gestione dell’interesse pubblico. Da allora era un dilemma rivolgersi a lui con il titolo di professore o di onorevole. Io direi che ha rivestito con passione entrambi i ruoli lasciando un nitido ricordo nelle menti di centinaia di ragazzi che hanno avuto la fortuna di averlo come docente. Ma l’azione politica di Giovanni Bruni non era animata solo dagli interessi della sua città: è stato anche testimone autorevole dei valori laici e repubblicani che hanno trovato piena accoglienza alcuni anni fa nell’allora nascente Partito Democratico”.
“La sezione di Bisceglie del Partito Comunista Italiano e il Gruppo consiliare de Il Faro-P.C.I. esprimono dolore e commozione per la scomparsa dell’On. Prof. Giovanni Bruni, per molti anni punto di riferimento autorevole della politica e dell’Amministrazione comunale”, scrivono da via Cialdini, “Il suo pluridecennale impegno nelle Istituzioni, nella vita amministrativa della Città come in Parlamento, ha sempre teso al bene comune. Anche nelle differenze politiche, è sempre stato disponibile, pur nella schiettezza delle proprie posizioni, all’ascolto degli avversari, nel rispetto e nell’amicizia reciproci. Nell’ultimo periodo del suo impegno politico, lo ricordiamo come prestigioso compagno di viaggio, a sostegno del Sindaco Napoletano e del rinnovamento della classe dirigente di Bisceglie. Ha fatto dell’Antifascismo una convinta e prioritaria scelta politica e si è sempre battuto, anche dentro il suo partito, il Partito Repubblicano Italiano, contro una qualsiasi collaborazione con la destra dello schieramento politico. A tal fine, non ci ha mai fatto mancare, fino all’ultimo, i suoi preziosi consigli ed il suo incitamento. La Città di Bisceglie, nello stingersi affettuosamente attorno alla famiglia, perde un suo importante protagonista, ma ne conserverà fertile memoria”.
“Ho appreso con enorme tristezza della scomparsa del prof. Giovanni Bruni che conoscevo personalmente sin dai tempi della scuola media. Ha trasmesso in me e in tanti ragazzi di allora l’amore e l’attaccamento emotivo per la città di Bisceglie, per la sua storia, per le tradizioni, per la cultura. Ha mostrato sempre un profondo rispetto nei confronti dell’operato della Pro Loco di Bisceglie che mi onoro di presiedere”, scrive Vincenzo De Feudis, “Giunga alla sua famiglia l’abbraccio forte e sincero del sottoscritto e dell’associazione tutta”.
“Le due anime del professor Bruni, quella dell’insegnante e del politico erano inscindibili. La passione civile, potente e instancabile, era nutrita dei suoi studi e la cultura, il sapere, non erano mai fini a se stessi, ma sempre intesi a conoscere e provare a cambiare gli uomini, il mondo, l’Italia, amata profondamente”, scrive il prof. Francesco Papagni, in rappresentanza del Liceo “Leonardo da Vinci” di Bisceglie, ” Chi lo ha incontrato nei banchi del nostro liceo si è imbattuto in ore occupate dalla sua mente, dalla sua meditata visione del mondo, personalissima e talora non condivisibile, ma sempre capace di dare chiavi di lettura spiazzanti, originali, profonde. Il professor Bruni segnava dentro; era un insegnante nel senso proprio del participio, non del sostantivo grigio che questa parola nell’immaginario comune è diventata. Gli autori studiati, i brani prescelti, potevano anche risultare stravolti rispetto alle interpretazioni canoniche, quelle codificate sui sacri testi critici e validate da stuoli di limpidi pensatori e riconosciuti accademici, ma diventavano sempre pregni di significato, colmi di lacrime e risa, sangue e dolore, pena e poesia. Quel che più conta, questi insegnamenti si incidevano profondamente non solo in chi avrebbe proseguito i suoi studi con la filosofia e la letteratura, ma anche e soprattutto in chi sarebbe stato medico o ingegnere, architetto o commerciante, o in quanti gli studi non li avrebbero condotti a termine per i mille casi della vita, magari dopo averne apprezzato e sentito più degli altri la bellezza e l’acume. Il professor Bruni è stato un servitore coraggioso e leale della sua città e della sua patria, non tradendo mai i suoi ideali, attraversando, in posizione di potere, l’epoca della politica sostenuta dalle tangenti e della Milano da bere. La storia sua personale e della sua famiglia stanno lì, sotto gli occhi di tutti i biscegliesi, ad attestare che lo ha fatto senza mai trarne un briciolo di vantaggio personale. La sua memoria merita di essere custodita, non solo nel cuore di chi lo ha conosciuto. La sua è e sarà un’urna di forte, il suo esempio accende già nel mondo a egregie cose. Con le gambe, le teste e le mani dei suoi ragazzi di un tempo, le cui menti egli ha fatto fiorire”.