Secondo quanto si apprende dall’Ansa, il Tribunale di Milano ha disposto il sequestro di un immobile ad uso abitativo, con relativo box auto, a Bisceglie, e un altro box a Milano, per un valore di circa 500 mila, intestati alla sorella di Francesco Massimiliano Cauchi 47 anni, uno dei principali esponenti del narcotraffico milanese, condannato per aver importato dall’estero enormi quantitativi di droga, principalmente hashish. Il decreto è giunto dopo l’attività della Divisione anticrimine della Questura di Milano in applicazione del Codice Antimafia e spetterà ai destinatari del provvedimento dimostrare che l’appartamento e i due box sono stati acquisiti con risorse economiche lecite e dichiarate al fisco. In caso contrario, il sequestro si tramuterà in confisca e i beni, acquisiti definitivamente nel patrimonio dello Stato, potranno essere reimpiegati in finalità sociali nell’interesse della collettività.
Il provvedimento è stato emesso su proposta del questore di Milano dal Tribunale, Sezione Autonoma Misure di Prevenzione, ed è stato eseguito in collaborazione con la Questura di Bari.
Il nuovo sequestro nasce da uno sviluppo di quello già eseguito lo scorso 20 luglio con cui a Cauchi erano stati sequestri oltre 17 milioni di euro in contanti, soldi che furono trovati nascosti in un’intercapedine nel muro dell’abitazione di suo padre.
Gli specialisti della Divisione Anticrimine della Questura hanno pertanto posto l’attenzione i componenti della famiglia d’origine, pienamente consapevoli, secondo gli investigatori, e coinvolti nelle sue attività delittuose, accertando che la sorella aveva stipulato alcune compravendite immobiliari contraendo dei mutui che venivano pagati in contanti – dai 3000 ai 5000 Euro – sul suo conto corrente: somme del tutto ingiustificabili se raffrontate ai suoi normalissimi redditi di cassiera in un supermercato.