Ben 800 chilogrammi di hashish e 27 chilogrammi di marijuana, per un valore di mercato superiore ai 4 milioni di euro. È quanto sequestrato a Bisceglie dai finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Bari, in sinergia con la componente specialistica del Reparto Operativo Aeronavale del Corpo.

Le fiamme gialle, ieri sera, hanno intercettato un furgone fermo nei pressi dello svincolo “Lama di Macina” della statale 16, nella zona artigianale est, al quale si è avvicinata una Renault Clio, condotta da un cittadino italiano, residente a Bari, con precedenti penali specifici nel settore degli stupefacenti. Alla vista dei finanzieri, gli automezzi hanno tentato di riprendere rapidamente la marcia, in direzioni opposte, ma sono stati immediatamente fermati. All’interno del furgone sono stati così rivenuti 60 chili di hashish e 27 chili di marijuana. Il barese alla guida della Renault, invece, è stato trovato in possesso di 32mila euro in contanti.

Il conducente del furgone, inoltre, aveva due mazzi di chiavi, per uno dei quali non ha fornito indicazioni. I successivi ed immediati approfondimenti, corroborati da riscontri e pedinamenti effettuati nei giorni precedenti, hanno condotto gli investigatori del Gico all’interno di un garage ubicato nel centro cittadino di Bisceglie, ove sono stati scovati 730 chili di hashish, di verosimile importazione iberica.

Le operazioni di perquisizione, andate avanti per tutta la notte, sono state estese anche ad una villetta nella disponibilità di uno dei due giovani albanesi, ubicata in una zona residenziale sulla vecchia strada per Corato, all’interno della quale è stata rinvenuta, sotto il cuscino del letto, una pistola semiautomatica “Glock” calibro 9×21, munita di caricatore con 14 colpi, pronta all’uso, con il colpo in canna, di provenienza illecita.

Lo stupefacente, l’arma ed il denaro sono stati sequestrati. I tre uomini sono stati rinchiusi nel carcere di Trani, a disposizione della locale autorità giudiziaria, che, d’intesa con la Direzione distrettuale di Bari, coordina le indagini affidate alla componente specialistica della sezione Grandi Operazioni Antidroga del Gico, per ricostruire i canali e le dinamiche di approvvigionamento della droga.