Questa mattina il Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Napoli, all’esito di un’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Nola, ha dato esecuzione tra Campania e Puglia a un decreto di sequestro preventivo finalizzato alla confisca di beni emesso nell’ambito di un’indagine a carico di 14 persone indiziate, in concorso, di sottrazione all’accertamento o al pagamento dell’accisa su prodotti energetici e irregolarità nella loro circolazione.
Il gasolio per uso agricolo, con accisa agevolata, e per i pescherecci, con accisa praticamente pari a zero, veniva quindi venduto come gasolio da autotrasporto. Tale condotta avrebbe garantito agli indagati profitti commisurati alla maggiore imposta cui il gasolio sarebbe stato assoggettato se destinato direttamente all’uso finale per autotrazione.
Questo meccanismo fraudolento sarebbe stato utilizzato anche da un 47enne biscegliese, tra gli indagati, che avrebbe sfruttato questi stratagemmi attraverso il distributore marittimo di cui è titolare.
Accertato anche l’utilizzo di congegni meccanici installati sui mezzi di trasporto che avrebbero consentito all’autista, in caso di controlli imprevisti da parte delle Autorità, di immettere nelle cisterne, premendo un pulsante, un certo quantitativo di colorante per far apparire il carico come prodotto energetico a uso motopesca o agricolo. Il carburante destinato a tali usi è infatti contraddistinto da una colorazione diversa da quella per autotrazione.
L’operazione è frutto della sinergica azione di contrasto alle frodi fiscali svolta dall’Autorità Giudiziaria e dalla Guardia di Finanza a tutela del corretto andamento dei mercati e a contrasto di pratiche commerciali scorrette ai danni dei consumatori, in un delicato momento storico per il settore dei prodotti petroliferi ed energetici.