Un ventenne biscegliese incensurato è stato arrestato dai Carabinieri della Tenenza di Bisceglie per aver detenuto e usato un’arma clandestina.
L’accaduto è stato accertato nella mattinata di ieri, 10 agosto, partendo dalla segnalazione arrivata dal personale medico del locale pronto soccorso che ha informato circa la presenza di un giovane con una ferita d’arma da fuoco a una mano.
Gli accertamenti, avviati prontamente anche tenendo conto delle dichiarazioni frammentarie e lacunose del giovane, hanno consentito di rinvenire, in seguito a una certosina perquisizione domiciliare, un’arma clandestina comunemente definita “penna-pistola”.
Si tratta di uno strumento atto a offendere, capace di esplodere almeno un proiettile, le cui sembianze simili a quelle di una penna.
Al suo interno vi è un sistema di percussione e una canna in miniatura, le cui capacità lesive, unite all’elevata possibilità di occultamento, la rendono potenzialmente micidiale a una simile arma.
Soltanto la fortuità del caso e, molto probabilmente, l’imperizia del detentore nell’utilizzo del congegno hanno evitato che lo stesso venisse impiegato in altre condotte delittuose.
Condotto presso il Policlinico di Bari per porre rimedio alle gravi lesioni, il ventenne è stato sottoposto agli arresti domiciliari per detenzione di arma clandestina.
Tutt’ora sono in corso accertamenti da parte dei Carabinieri per stabilire la provenienza e le modalità di fabbricazione del micidiale congegno.