Si è tenuta lo scorso 7 marzo a Palazzo Tupputi la presentazione del libro “L’ingiustizia tra i colori – Appunti e dipinti sulla pena di morte” di Luca Buonvino.
L’incontro, organizzato dall’Associazione Avvocati Bisceglie in collaborazione con la Sezione di Trani dell’Associazione Donne Giuriste Italiane ed il patrocinio del Comune di Bisceglie, ha visto la partecipazione dell’autore Luca Buonvino, magistrato in servizio presso il Tribunale di Trani, e del prof. Ugo Villani, professore emerito di diritto internazionale e docente dell’Università di Bari e della LUISS “Guido Carli” di Roma.
I lavori si sono aperti con l’intervento del Sindaco di Bisceglie Angelantonio Angarano. A seguire il benvenuto della Presidente dell’Associazione Avvocati Bisceglie Adriana Moschetti (in foto a destra) e l’introduzione di Anna Chiumeo, Presidente della Sezione di Trani dell’Associazione Donne Giuriste Italiane. L’avv. Domenico Preziosa ha moderato l’incontro.
Luca Buonvino ha esposto le sue riflessioni storiche, giuridiche e sociologiche sulla pena di morte, sulla sua radicazione sociale e sul complesso dibattito filosofico che negli ultimi tre secoli ha coinvolto le menti di tutte le discipline del pensiero.
Il prof. Ugo Villani ha illustrato alla platea il tema della pena di morte e del diritto alla vita nelle convenzioni internazionali ed europee, senza tralasciare importanti spunti di contatto con la più stringente attualità. Inoltre Villani, facendo eco alla Moschetti, ha sottolineato l’importanza di incontri di ampio respiro come quello odierno, in quanto necessari alla formazione umana e socio-culturale degli avvocati e di tutti gli operatori di diritto. Infine Villani ha commentato il lavoro di Buovino, che riflette sul tema della pena di morte attraverso due distinte lenti: quella razionale della teoria generale del diritto e quella visiva della sua raffigurazione pittorica nei secoli.
A chiusura dell’incontro, Buonvino, su sollecitazione del moderatore, ha commentato quattro dei dipinti più significativi riprodotti nella sua opera.