“E’ un’opera non facile da definire, con nuances comiche, a tratti veristiche, per toccare punte noir. Accurata è altresì la ricerca linguistica, con il recupero di espressioni napoletane antiche, vive, volte a sottolineare sfumature e contrasti di un’epoca”, definiscono così gli organizzatori lo spettacolo teatrale dal titolo “Ferdinando” di Annibale Ruccello che si terrà venerdì 28 febbraio alle 21 al Teatro Politeama di Bisceglie.
La vicenda si svolge nel 1870 e protagonisti sono la baronessa Donna Clotilde, chiusa nella sua ipocondria, che rifiuta culturalmente e storicamente la modernità, Donna Gesualda, sua cugina, che la accudisce e Don Catellino, curato dotto e vizioso, unico frequentatore delle due donne. L’improvviso arrivo del giovane Ferdinando, lontano nipote della baronessa del quale si ignorava l’esistenza, porterà turbamento nella casa, alterando il precario equilibrio tra i tre personaggi e facendo emergere vizi e passioni sopite. E proprio il mutamento dei rapporti intercorrenti tra i personaggi, costretti ad una sorta di isolamento forzato, ne decreta tutta la sua forza e modernità.
A portare in scena il lavoro artistico è l’associazione “QuiEdOra A.P.S.”. Regia di Daniela Rubini e Vincenzo Raguseo. Tra gli interpreti Daniela Rubini, Vincenzo Raguseo, Patrizia Colonna e Sabino Di Tullio. Scenografia a cura di Damiano Pastoressa, consulenza linguistica di Flaviano Cirelli.