Anche Bisceglie, con il Sistema Garibaldi, ieri ha aderito a “Facciamo luce sul teatro!“, l’iniziativa di UNITA, l’Associazione di attori e attrici del cinema e del teatro, che ha invitato ad accendere le luci di tutti i teatri italiani. Gli operatori della cultura e dello spettacolo chiedono che si torni a parlare di teatro e di spettacolo dal vivo e a programmare il ritorno alle attività dal vivo. Anche oggi i lavoratori di questo settore manifestano in tante piazze italiane per lo stesso motivo.

“Ma a Bisceglie siamo andati addirittura oltre”, dichiara il Sindaco Angarano. “L’adesione all’iniziativa nazionale “Facciamo luce sul teatro!” è avvenuta nello stesso giorno in cui si inaugurava un nuovo festival organizzato da Circolo dei Lettori – Presidio del Libro di Bisceglie, sistemaGaribaldi/insieme 2021 e Vecchie Segherie Mastrototaro, “SALUTE!” che, ad un anno dall’inizio della pandemia, vede autorevolissimi ospiti (scienziati, medici, ricercatori, artisti, educatori, filosofi, antropologi, scrittori) dialogare per aiutarci a comprendere meglio quanto stiamo vivendo. Senza dimenticare lo straordinario successo del teatro delivery che ha animato le passate festività natalizie, l’appuntamento con Radio Città Bambina per educare i più piccoli all’ascolto e all’immaginazione, l’installazione di Babbo Natale in piazza Margherita”.

“A Bisceglie, insomma – prosegue il primo cittadino – malgrado le enormi difficoltà dettate dalla pandemia, il teatro è vivo e non ha alcuna intenzione di alzare bandiera bianca. E con esso l’intero mondo della cultura, grazie anche alle iniziative delle librerie, delle associazioni e dei privati che con passione continuano ad essere propositivi. Per questo esprimiamo il nostro “Grazie” ai lavoratori e alle lavoratrici che operano nel settore della cultura e dello spettacolo. A loro va la nostra vicinanza e il nostro sostegno. Spesso si dimentica – conclude Angarano – che anche dietro questo comparto in Italia ci sono migliaia di famiglie che stanno soffrendo, al pari di tanti altri settori”.