Si è tenuta nella serata di domenica 3 ottobre la cerimonia di premiazione della prima edizione di Art4Future, contest dedicato all’arte e all’ambiente. Il concorso, organizzato dall’associazione Bisceglie Unita a Palazzo Tupputi, ha visto il trionfo dell’artista Mariarosaria “Aria” Cassanelli, creatrice dell’installazione “Mottainai”.
Il nome dell’opera è una parola giapponese che indica il senso di rammarico conseguente allo spreco di una risorsa preziosa. E, in un concorso come Art4Future, “Mottainai” non può che riferirsi alla drammatica situazione che il nostro pianeta sta vivendo: la scultura incarna infatti lo spirito della speranza che si possa finalmente mettere un freno inquinamento e sprechi. «Il nucleo dell’opera» spiega la vincitrice «è costituito da una lampadina fitostimolante recuperata da un acquario in disuso che illumina una piccola pianta. Si tratta di una lampadina fluorescente appositamente studiata per favorire la crescita delle piante e ottimizzarne il processo di fotosintesi. Il tutto è racchiuso all’interno di un secchio di pittura in plastica che costituisce il busto di un grande robot, simbolo dell’inquinamento che annienta ciò che resta di un ecosistema decadente».
A rimarcare l’impegno ambientalista dell’associazione stessa e dei suoi giovanissimi componenti, Bisceglie Unita ha organizzato anche una conferenza a tema ambiente che ha costituito il preludio della cerimonia di premiazione. Vi hanno partecipato l’assessore all’ambiente, Giovanni Naglieri, la dottoressa Vanessa Spadavecchia, biologa nell’oasi WWF di Policoro, e Gennaro Cifinelli, referente locale per i Fridays For Future. Grande il successo dell’iniziativa – che ha coinvolto decine di giovani artisti locali – e grande anche la soddisfazione di Bisceglie Unita, che a soli pochi mesi dalla sua fondazione si dimostra già pienamente attiva. «Volevamo cambiare le cose, almeno nel nostro piccolo, e abbiamo pensato che l’arte è da sempre motore di cambiamento», dichiara il presidente di Bisceglie Unita Tommaso Di Pinto, «quindi abbiamo avviato una call di artisti, abbiamo chiesto loro di smuovere coscienze con le opere, far capire a chi le guarda che è giunta ora di lavorare attivamente per il nostro pianeta, e l’obiettivo è stato raggiunto».