È con una serata a Palazzo Tupputi che la scrittrice Malusa Kosgran promuoverà a Bisceglie la sua ultima opera, il romanzo “In attesa degli altri trasmettiamo musica da ballo“. Alle ore 19 di oggi, sabato 31 marzo, l’autrice dialogherà con Irene Frisari sulla genesi e sul significato del suo libro, pubblicato dalla casa editrice milanese Bookabook. Ad accompagnare la discussione sul romanzo ci saranno i reading di Antonio Todisco e l’esibizione degli allievi della Fondazione Musicale “Biagio Abbate”.
La storia (“ispirata a più storie vere”) raccontata da Malusa Kosgran, nome d’arte di Giustina Porcelli, è quella di Antonio Di Pinto, un agricoltore pugliese che scompare improvvisamente nel nulla senza lasciare traccia. Toccherà alla sua giovane figlia Marzia, studentessa a Milano, il compito di confortare sua madre, Lunetta, e le sorelle Margherita e Loredana e scoprire cos’è accaduto a suo padre.
Fondamentale nello sviluppo della narrazione è il tema del “ritorno alle origini“, tema caro all’autrice che, proprio come Marzia, è nata e cresciuta a Milano in una famiglia di origini pugliesi e che ora si è da poco stabilita nella sua terra d’origine. Sullo sfondo delle vicende narrate, “In attesa degli altri trasmettiamo musica da ballo” propone un interessante spaccato del fenomeno dell’emigrazione pugliese a Milano negli anni ’60, come dichiarato dalla stessa scrittrice. “Rami, radici, foglie e albero: un romanzo in quattro parti che racconta e ritrae una vicenda che ha origini remote. Per capire come, quando e dove sia finito l’uomo che tutti credono di conoscere, è necessario approdare nella Milano degli anni Sessanta, la città del lavoro, della fatica, del razzismo e del gelo. In quella Milano e in quel tempo si nasconde Antonino, in uno dei tanti empori di frutta e verdura di biscegliesi trapiantati nella città delle opportunità”.