Michele Sambin, nome già noto ai frequentatori dell’ormai storico (non) festival Avvistamenti ed agli appassionati di audiovisivo, sarà il protagonista della XVI edizione della manifestazione organizzata dal Cineclub Canudo, che si svolgerà nelle sale del Laboratorio Urbano di Palazzo Tupputi. “Rigorosamente indisciplinato” è il nome del workshop che Sambin terrà nell’ambito di Avvistamenti dal 21 al 24 aprile, un percorso nelle arti sviluppato su 40 anni di esperienza, senza la pretesa di voler “esporre teorie” o “insegnare pratiche”, ma con l’obiettivo di “condividere con i partecipanti l’analisi di (alcune) opere di diversa natura: pittura, musica, cinema, video, teatro, realizzate nel periodo 1968 – 2016 ed usarne principi e modalità creative per verificarne la tenuta nel 2018”. Un (non) workshop, in linea con lo spirito iconoclasta del festival, che non ha un programma stabilito a priori, ma che varierà in base alle indicazioni dei partecipanti, ai quali verrà chiesto di esprimersi, prima dell’inizio degli incontri, attraverso un questionario.
Ciascun partecipante (che deve essere provvisto di strumenti per riprese e montaggio video, come un semplice smartphone) dovrà quindi prendere visione delle opere presenti nel sito www.michelesambin.com e, dopo averne studiato i contenuti, potrà rispondere alle domande poste dal questionario. Nelle diverse giornate il lavoro si dividerà in attività teorica al mattino (visione di documenti video, analisi, discussione) ed attività pratica al pomeriggio (uso del corpo, azioni performative, uso del video).
Il workshop si aprirà venerdì 20 aprile alle ore 20 con l’inaugurazione della mostra personale di Pierangela Allegro, intitolata “La memoria è un fermo immagine”, e la performance (di Allegro e Sambin) “engramma”, atto performativo per un corpo che si espone e un corpo che dipinge. La mostra di Pierangela Allegro esplorerà il mezzo artistico della pittura in forma di assemblaggio, da intendere come “sovrapposizione e composizione in grado di creare relazioni tra le cose, siano esse idee o materie”. Per comporre le proprie opere, la Allegro usa “istantanee foto(autobio)grafiche, pagine di un vecchio panlessico e altri materiali residuali”. La performance di engramma, invece, nella quale Michele Sambin traccerà linee luminose a partire dal corpo di Pierangela Allegro, servirà ad entrare in sintonia con il lavoro dei due artisti.
Il workshop proseguirà da sabato 21 a martedì 24 aprile 2018, dalle ore 10.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 18.00, per un totale di 28 ore. La partecipazione al workshop prevede una selezione di massimo 15 candidati (età minima: 16 anni), svolta ad insindacabile giudizio di Michele Sambin e Pierangela Allegro. È possibile inviare la propria candidatura inviando tramite email, entro e non oltre il 14 aprile, il proprio curriculum vitae, il questionario e la scheda di iscrizione allegati. La quota di iscrizione al workshop è di 20 euro.