“Avvistamenti è l’unico progetto biscegliese ammesso nell’ambito dell’Avviso Pubblico per lo Spettacolo dal vivo e le residenze artistiche della Regione, classificandosi primo in Puglia nella sezione Cinema e ricevendo un finanziamento di 105 mila euro per il triennio 2017-2019”. Ad annunciarlo con soddisfazione durante la conferenza stampa tenutasi ieri mattina, giovedì 19 aprile, nel salone del Laboratorio Urbano di Palazzo Tupputi, è Antonio Musci del Cineclub Canudo, che con Daniela Di Niso ha dato il via nel 2002 a questo (non) festival che ora giunge alla sua sedicesima edizione. Il primo dei tre anni del nuovo corso di Avvistamenti si chiuderà a settembre 2018, ma “si è già al lavoro sul programma per le prossime edizioni”, spiega Musci.
La XVI edizione di Avvistamenti partirà questa sera con l’inaugurazione della mostra personale di Pierangela Allegro, intitolata “La memoria è un fermo immagine”, a cui seguirà la performance di Allegro e Sambin “engramma”, atto performativo per un corpo che si espone e un corpo che dipinge (QUI per ulteriori dettagli). Ma quello di Sambin e Allegro sarà solo il primo dei workshop che Avvistamenti proporrà nel corso dei mesi. Già da maggio i due giovani artisti Fabio Scacchioli e Vincenzo Core organizzeranno un laboratorio in grado di unire composizione musicale e video-making. A questi seguiranno i workshop di Gabriele Panico (volto noto di Avvistamenti e curatore della rassegna Sonimage), di Salvatore Insana ed Elisa Turco Liveri (membri di un collettivo in cui confluiscono arti visive e arti performative), di Antonello Matarazzo (sulla modalità espressiva del morphing), di Morgan Menegazzo e Mariachiara Pernisa (coppia di registi che si impegneranno in un workshop con la successiva produzione di un elaborato) ed infine quelli di Donato Sansone ed Igor Imhoff, su animazione e realtà virtuale.
Al calendario di laboratori si affiancherà quello relative alle mostre curate da Bruno Di Marino, storico collaboratore di Avvistamenti, che ospiteranno i lavori di alcuni degli artisti sperimentali più noti del panorama nazionale ed internazionale, come Marco Neri ed Antonello Matarazzo. A luglio si inaugurerà invece la mostra d’arte collettiva “Stanze Animate”, con le opere di Leonardo Carrano, Igor Imhoff, Virginia Mori, Donato Sansone e Virgilio Villoresi. Il cartellone si concluderà a settembre con la mostra d’arte personale di Riccardo Dalisi, un evento fortemente voluto da Pietro Di Terlizzi, nominato dall’amministrazione comunale lo scorso anno come “figura specialistica di supporto per le politiche culturali ed il sistema museale cittadino”.
Gli eventi proposti sono tutti caratterizzati dall’intreccio di più linguaggi, perché “nell’estrema semplificazione dei nostri giorni, in cui si cerca spesso la competenza in un determinato settore”, Avvistamenti “si batte con ostinata insistenza per intrecciare esperienze e forme”. Ragion per cui la manifestazione si andrà a collegare direttamente con la rassegna Sonimage, nata inizialmente come una costola di Avvistamenti ma che si è ritagliata nel corso del tempo uno spazio proprio, proseguendo nel percorso di sperimentazione e ricerca sul rapporto tra suono ed immagine. “Coinvolgeremo la generazione under 35, che viene considerata sempre problematica, ma che in realtà esprime al suo interno idee che aspettano solo di avere uno spazio nel quale esprimersi”, ha spiegato il curatore Gabriele Panico. Ai ragazzi che parteciperanno a Sonimage sarà chiesto di sonorizzare dal vivo anche alcuni lavori (tra gli altri) di Aldo Tambellini, “poeta, film-maker ed artista nel senso più ampio del termine”, a cui sarà dedicata una retrospettiva il prossimo agosto.
A questi eventi si andrà ad aggiungere la rassegna “Made in Germany”, dedicata ai lavori cinematografici provenienti dalla Germania, che culminerà con la performance del collettivo di artisti Ojoboja, la quale si svolgerà con molta probabilità fuori dalle mura di Palazzo Tupputi, proprio per coinvolgere attivamente la cittadinanza nel cartellone di “proposte culturali di elevatissima qualità e spessore, ma lontane da una concezione elitaria”.
“Chiedevamo regole chiare e criteri meritocratici attraverso cui attribuire finanziamenti regionali. Grazie a questo bando adesso possiamo parlare di un progetto che può contare su 105 mila euro e non più su 3 mila”, ha affermato Musci alla presenza del dott. Mauro Bruno, dirigente regionale per il settore beni culturali, che ha invece ribadito “la serietà dimostrata nella partecipazione al bando e la corrispondenza del festival con i criteri indicati”. In veste istituzionale anche il vicesindaco Vittorio Fata, che ha definito Avvistamenti una “manifestazione che sta correndo molto più velocemente della città”. “Bisogna condividere le nostre iniziative con le scuole, altrimenti coltiveremo una generazione arida dal punto di vista culturale”, ha proseguito Fata, che ha parlato della necessità di una “gestione di Palazzo Tupputi a 360 gradi, tra il Laboratorio Urbano e gli spazi del primo piano”, anche attraverso la nomina di un “direttore d’orchestra unico” per contenitori culturali come la chiesa di Santa Margherita e Villa Angelica.