Un tripudio di energia e allegria, quella portata in scena ieri pomeriggio al Teatro Garibaldi di Bisceglie con “Na Santarella” dalla compagnia Teatro Club di Torre del Greco per il secondo appuntamento della rassegna “Teatro per Diletto” ideata e organizzata dalla Compagnia dei Teatranti di Bisceglie. La rassegna gode del patrocinio dell’amministrazione comunale per l’ occasione rappresentata dal vice sindaco Vincenzo Fata.

A calcare il palcoscenico è proprio la travolgente commedia napoletana di Edoardo Scarpetta, pietra miliare del teatro macchiettistico partenopeo, che il regista Luigi Roma e la sua giovane ed energica compagnia hanno saputo degnamente omaggiare lasciando assaporare al pubblico le atmosfere tipiche del varietà e della cultura di avanspettacolo che si respirava nella Napoli di fine ottocento. Uno spettacolo di musica, recitazione e canto che gioca sul conflitto tra le libere aspirazioni interiori dell’uomo e la necessità di indossare le maschere delle convenzioni sociali.

Questo il dramma vissuto dal pio e devoto Don Felice organista del Convento Delle Rondinelle che, sotto le sue riservate vesti di insegnante di canti sacri, cela l’ardore per il teatro, passione che lo conduce a vivere una vita parallela: insegnante di canti religiosi di giorno, autore di operette leggere  di notte. Allo stesso modo, anche una delle educande, Nannina, quella ritenuta da tutti la più istruita e santa, nasconde la stessa passione per l’esibizione  e lo spettacolo. Basterà che Nannina scopra la doppia vita di Don Felice per dare inizio a una serie di comicissime situazioni che porteranno la pudica “Santarella” a svestire i panni dell’ educanda per indossare quelli della Prima Donna nello spettacolo: “La Figlia dell’ Imperatore”, opera inedita di Arturo Maletti, alias Don Felice.

Non mancano di certo colpi di scena, equivoci e scambi di identità a risaltare l’ironico duello tra il sacro, dell’ambiente monacale del primo atto e il profano del Teatro del Fondo di Napoli del secondo atto. A vincere sarà quest’ultimo, infatti, sciolti tutti gli inganni, finalmente i protagonisti potranno seguire i loro sogni e gettare via la maschera per godersi il lieto fine. Degne di nota anche le esibizioni canore, con voce dal vivo, degli attori protagonisti e i balletti che hanno animato uno spettacolo davvero divertente e caloroso.

Ad allietare il pubblico non solo la bravura degli attori, ma anche un degustazione di cibi, gentilmente offerti dal Bar Mirò, consumati durante l’ intervallo tra primo e secondo atto. A conclusione dello spettacolo i ringraziamenti del regista Luigi Roma agli organizzatori della rassegna “Teatro per Diletto” e il saluto della compagnia con il loro consueto canto di arrivederci.

Photogallery a cura di Daniela Mitolo