Sarà Chiara Gamberale oggi, 21 dicembre alle ore 19, a chiudere Consigli d’Autore, rassegna in streaming promossa da Vecchie Segherie Matrototaro con diretta streaming prevista sulla pagina Facebook di Bisceglie24.
Partita come giovanissima speaker radiofonica, la Gamberale ha collaborato con “Il Giornale” e nel 1996 ha vinto il Premio di giovane critica Grinzane Cavour, promosso da La Repubblica. Ha esordito nel 1999 con Una vita sottile (Marsilio, premio Opera prima Orient-Express, Un libro per l’estate e Librai di Padova), seguito da Color Lucciola (Marsilio 2001), Arrivano i pagliacci (Bompiani 2002), La zona cieca (Bompiani 2008, premio selezione Campiello), Le luci nelle case degli altri (Mondadori 2010), L’amore, quando c’era (Mondadori 2012), Quattro etti d’amore, grazie (Mondadori 2013), Per dieci minuti (Feltrinelli 2013). Altre sue opere sono: Avrò cura di te (Longanesi 2014) scritto con Massimo Gramellini, Adesso (Feltrinelli 2016), Qualcosa (Longanesi 2017), L’isola dell’abbandono (Feltrinelli 2019) e Come il mare in un bicchiere (Feltrinelli 2020).
È inoltre autrice e conduttrice di programmi televisivi e radiofonici come Quarto piano scala a destra su Rai Tre e Io, Chiara e L’Oscuro su Radio Due. Ha condotto anche il contenitore culturale Duende per l’emittente televisiva lombarda Seimilano. Collabora con La Stampa e Vanity Fair e ha un blog sul sito di «Io Donna» e del Corriere della Sera. Ha diretto a Roma il laboratorio di scrittura creativa “Il calamaio”. I suoi romanzi sono tradotti in quattordici paesi e sono stati a lungo in vetta alle classifiche in Spagna e America latina.
Chiara Gamberale che è stata negli ultimi giorni anche protagonista di una donazione di 200 libri al Policlinico di Bari per la creazione della biblioteca per i pazienti del reparto Covid. “A Marzo, all’inizio di questa terribile avventura, mi ha scritto Dafne Pisani, una mia lettrice che fa la rianimatrice al Policlinico di Bari raccontandomi le sue notti e i suoi giorni in ospedale – racconta la Gamberale – e alla vigilia di questo Natale così particolare mi è tornata in mente, quindi sono stata io a scriverle per chiederle cosa potessi fare. Quest’anno lo scambio dei regali non lo sentivo mio, volevo trasformare questa possibilità in qualcosa di diverso così Dafne mi ha messo in contatto con il dottor Migliore, all’epoca direttore generale del Policlinico di Bari. Lui ha riflettuto un po’ sulla mai richiesta e poi mi ha proposto, vista la mia attività, di immaginare una biblioteca per i pazienti malati di Covid. Così tutto quello che di solito destino ai regali ai mie cari ho decido di donarlo e con la complicità di Viviana Peloso, libraia delle Vecchie Segherie Mastrototaro di Bisceglie, abbiamo scelto 200 titoli che inaugurano la nuova biblioteca del Policlinico di Bari. Questo è solo un modo per stare vicino ai malati, un modo che nel mio caso mi offre anche l’opportunità di essere vicina al mio settore e spero che tutti noi in questi giorni riflettessimo su un modo per trasformare questa nostra esigenza di dare e avere in un qualcosa che somigli di più all’eccezionalità a cui tutti siamo stati chiamati quest’anno”.
I 200 libri, tra grandi classici e novità, sono stati acquistati dalla libreria Vecchie Segherie Mastrototaro di Bisceglie e consegnati da Viviana Peloso al reparto Covid del Policlinico alla presenza del prof. Piero Portincasa, direttore Medicina interna universitaria “Murri” del Policlinico di Bari, e Dafne Pisani, rianimatrice del Policlinico di Bari.
“È un regalo che commuove perché è cibo per la mente: i libri e la cultura uniscono e il pensiero è una grande forza che ci aiuterà a superare questo momento difficile – commenta il prof. Piero Portincasa – Grazie ai titoli, adatti a tutte le età, scelti dall’autrice potremo organizzare una piccola biblioteca nel reparto di Medicina interna Covid dove i pazienti, che trascorrono settimane in isolamento, sono nelle condizioni di leggere. Alla scrittrice e alla libraia va il più grande ringraziamento a nome di tutto il Policlinico di Bari”.
“Una iniziativa lodevole non solo per i pazienti, ma anche per gli operatori sanitari che passano qui tanto tempo che potranno prendere un libro, anche solo sfogliarlo, distrarsi per qualche minuto e avere uno spunto di riflessione – aggiunge il prof. Vincenzo Palmieri, responsabile area Covid di Medicina interna – Avremo occasione di confrontarci anche con i pazienti su una frase, su un libro, su uno spunto. L’autrice ha selezionato libri ispirati soprattutto all’ottimismo che credo sia lo spirito giusto di questa iniziativa per un reparto Covid”.