Un Teatro Mediterraneo echeggiante di risa quello di ieri sera durante la tappa biscegliese del “Risollevante” cabaret tour 2015, a cura dell’Associazione culturale Sirio, condotto da Mauro Pulpito e Filippa Lagerback, nato da una costola del Festival del Cabaret di Martina Franca.
Una sorpresa ha aperto lo spettacolo: un prologo sul “giorno preferito” del biscegliese Vitantonio Mazzilli ha riscaldato il pubblico presente.
Il giorno preferito, il sabato, la partitella di calcetto del pomeriggio che puntualmente viene rimandata a causa della tanto odiata spesa, momento in cui il marito si ritrova a dover fare acquisti tutti “al femminile”.
Ad animare la serata la Risollevante band, le cui note si sono combinate in maniera splendidamente sinestesica con le luci del paesaggio sullo sfondo, regalatoci dall’affacciarsi del Teatro Mediterraneo sul mare.
L’esperto Mauro Pulpito, dopo aver introdotto la bella e spontanea Filippa Lagerback, che non ha paura di misurarsi con il dialetto pugliese, ha presentato il musicomico Antonello Vannucci, al quale lo stesso Pulpito ha fatto da spalla.
Così Vannucci ci ha riportato la storia d’amore di Ernesto,”che è un po’ la storia di tutti” ha detto, e lo ha fatto accompagnandosi con la chitarra, rielaborando i brani di diverse canzoni, tra le quali “Speedy Gonzales”, “La cucaracha”, “Zombie” e “Born to be alive”, in barese, divertendo il pubblico che si è rivisto nel primo appuntamento e nelle disavventure di Ernesto con la suocera.
La suocera è stata anche una delle protagoniste dell’apprezzato monologo di Tommy Terrafino, il comico di Noicattaro vincitore dell’ultima edizione del Festival del Cabaret di Martina Franca.
“Amore, stai uscendo?”. “Sì”. L’evoluzione della storia di una coppia è tutta lì, all’attimo che segue quell’affermazione, in un climax che discende con gli anni: nei primi lei ti dà un bacio, dopo qualche anno ti passa la busta dei rifiuti, poi di buttarla te lo dice con dei suoni gutturali e infine si limita al solo gesticolare.
Il testimone è passato a Chicco Paglianico, l'”Ikeaman” che, all’interno del suo store, ha a che fare con persone e vicende assurde, in cui non mancano domande bizzarre e inutili. Ma anche qui si analizzano le coppie: mano nella mano quelle giovani, moglie avanti e marito rassegnato al seguito in quelle mature.
Il pubblico, coinvolto e ben disposto a interagire con i performer, ha l’occasione di riascoltare la Risollevante band in “Marajà”, un brano di Vinicio Capossela, ed è tornato a ridere con le battute di Dino Paradiso.
Il lucano ha strappato applausi con la descrizione della sua giornata al mare da bambino: sveglia alle cinque, colazione con la mamma che ha già preparato cotolette e parmigiana e il melone che “se non è di quaranta chili, non è buono!”, come gli diceva il nonno. Ovviamente la digestione gli impediva il bagno in mare. D’altronde, si va a mare per fare il bagno?
Ha chiuso la quarta tappa del cabaret tour l’esibizione di Bruce Ketta, l’impiegato delle poste che ironizza continuamente sulla poca voglia degli impiegati postali, lui compreso, di lavorare, canzonando colleghi e fruitori.
La coppia di conduttori ha così salutato un pubblico entusiasta, che ha apprezzato il mix vincente di comicità e buona musica che il Risollevante cabaret tour ha saputo offrirgli.
Foto di Cristina Soldano