Lo scorso mese di ottobre l’Amministrazione Comunale diramò una pubblica comunicazione tramite la quale si chiedeva alle realtà associative cittadine di accreditarsi, presentando tutta la modulistica necessaria (specificata nella stessa comunicazione), entro il 31 ottobre per far parte delle tre consulte nascenti: politiche culturali, centro storico e inclusione sociale.
Ciò dopo anni dallo scioglimento della Consulta della Cultura presieduta dalla prof.ssa Anita Pesce.
Qualche giorno fa da Palazzo san Domenico è stata resa nota la lista delle Associazioni ammesse a partecipare alle tre consulte.
Non mancano novità, non mancano interrogativi.
Consulta per le politiche culturali:
Teclas, ZonaEffe, WWF Bisceglie, Cineclub Canudo, Spazio Libero, Open Source, Spazio Arteco-ArtResidence, Presidio Antifascista, Ordine degli Architetti, Lions Club, Monastero Clarisse san Luigi, Euterpe 2010, Ci Pensiamo Noi, Pro Loco UNPLI, Agorà, sant’Adoeno.
Consulta centro storico:
Teclas, ZonaEffe, WWF Bisceglie, Oratorio san Matteo, Associaz. per la difesa del centro storico, sant’Adoeno, Gli Archi, Bisceglie Vecchia Extra Moenia, Cineclub Canudo, Spazio Libero, Open Source, Arteco-ArtResidence.
Consulta inclusione sociale:
Teclas, AVO, ZonaEffe, Tandem, Pegaso, don Pierino Arcieri, EPASS, Futuro Anteriore, Pastorale sociale e lavoro e giustizia e pace e salvaguardia a del creato, Osservatorio Lucrezia Borgia, I care, Confraternita di Misericordia, Uno tra Noi, Congregazione Ancelle della Divina Provvidenza, Comunità Arca dell’Alleanza.
Il numero delle associazioni ‘rientranti’ risulta decisamente inferiore al novero totale delle realtà associative cittadine (alcune centinaia, si parla di circa 400 associazioni in città): non si lamentino le associazioni che non hanno prestato attenzione a comunicati, articoli, comunicazioni ufficiali e non si lamentino quelle che non hanno presentato la necessaria modulistica per accedere alle consulte.
Piuttosto curiosa è anche la presenza di una stessa associazioni in più consulte: capiamo bene che alcune realtà si occupino quotidianamente di più sfaccettature del territorio, ma questa prepotente brama di presenziare in ogni consesso, francamente, non è prettamente inserito in quello che si definisce ‘spirito associativo’.
Si hanno notizie anche di associazioni che hanno presentato tutto e per tempo, ma che non risultano ammesse in alcuna consulta. Il segretario generale del Comune, dott. Lazzaro, è al lavoro, a stretto contatto coi responsabili di queste associazioni per chiarire meglio la situazione.
Altra curiosità: molti dei designati dalle associazioni quali rappresentanti in sede di consulta sono, in alcuni casi, la stessa persona come nel caso delle realtà più propriamente ecclesiastiche: evidentemente non abbiamo tenuto in considerazione, in questo caso, l’aulico e metafisico dono dell’ubiquità del designato.
Francesco Brescia