“Una storia che se non te la raccontano, non la sai”, la storia di David Lazzaretti, nato nel 1834 in un paesino nel grossetano, Arcidosso, e che portò avanti per tutta la vita, dopo diverse apparizioni, un’idea, anzi una serie di idee basate sulla condivisione, sui diritti degli ultimi, dei più umili e delle donne, un uomo che ha trasformato l’indifferenza in partecipazione, in massiccia partecipazione, che ha seminato idee nuove come sementi e che nutrito di speranza le tavole sparecchiate della vita del popolo, che ha rampognato i potenti e che ha avuto approvazione da vescovi, procuratori, avvocati, un ‘barrocciaio’ che ha pagato con la propria vita queste idee e che veniva ritenuto folle e visionario come successe per un altro rivoluzionario secoli prima, san Francesco d’Assisi.

Simone Cristicchi ha portato sul palco del Teatro Garibaldi di Bisceglie, diretto da Carlo Bruni, “Il secondo figlio di Dio”, la storia del “Cristo dell’Amiata” con il suo eclettismo, la sua grande abilità scenica e la sua straordinaria capacità di storytelling. Il lavoro è scritto da Manfredi Rutelli e dallo stesso Simone Cristicchi. Regia di Antonio Calenda. Musiche originali di Simone Cristicchi e Valter Sivilotti. Voci registrate del Coro Ensemble Magnificat di Caravaggio preparato da Massimo Grechi e diretto da Valter Sivilotti con la collaborazione di Mittelfest 2016 e Dueffel Music.

“Da Lazzaretti dobbiamo imparare a portare avanti le nostre idee”, ci spiega ai nostri microfoni Cristicchi tornato a calcare il palco del ‘Garibaldi’ dopo aver portato in scena “Magazzino 18” nel 2015. Nel video (riprese e montaggio di Mauro Belsito) l’intervista video al cantante, attore e autore romano e alcuni momenti salienti del lavoro teatrale.