Volgendo al termine l’anno solare è tempo di bilanci per la Pro Loco Unpli Bisceglie aps, da sessant’anni attiva sul territorio cittadino nell’ottica della promozione turistico-culturale della città e dell’informazione turistica. Abbiamo chiesto al presidente Vincenzo De Feudis di raccontarci il 2022 dell’associazione che guida dal 2003.

Dopo i due anni di pandemia, che anno è stato per la Pro Loco in termini di organizzazione eventi e incontri con le altre realtà Pro Loco viciniori?
“Dopo due anni di pandemia, abbiamo ripreso pian pianino, con mezzi molto esigui ed economici, le attività di sviluppo territoriale della nostra città. Tra le attività e gli eventi che abbiamo portato a termine, c’è sicuramente la realizzazione della Cartoguida Turistica, ad opera dei volontari del Servizio Civile Universale. Un modo per agevolare i turisti che vogliono scoprire ed esplorare il nostro centro storico e non solo. Poi, in collaborazione con l’associazione Bisceglie Running, nel mese di maggio, abbiamo contribuito alla raccolta fondi per tumori, attraverso l’organizzazione della maratona Io Corro Con Te. Altra collaborazione è quella con Telethon, che ci ha permesso di poter raccogliere fondi attraverso la vendita di cuori di cioccolato. Infine, ci sono state attività con associazioni giovanili della città, quali ad esempio Rotaract e Associazione Borgo Antico, con i quali abbiamo collaborato per le serate in occasione dell’evento Calici nel Borgo Antico. Il tutto con l’obiettivo di ricercare fondi integrativi per la gestione del servizio di info-point e accoglienza turistica della nostra associazione”.

Dal punto di vista della partecipazione come valuta l’attivismo cittadino sia da parte dei giovani biscegliesi sia da parte di chi è più adulto? E dal punto di vista del tesseramento com’è andata rispetto all’anno precedente?
“In linea di massima, c’è discreta partecipazione da parte di cittadini biscegliesi e molto più interesse da parte di tanti giovani con la voglia di scoprire nuove realtà associative. Per quanto riguarda il tesseramento, il numero dei soci è sempre esiguo e si attesta su un numero di 60 soci che, pur non partecipando alla vita associativa della Pro Loco, contribuiscono con la loro serietà a sottoscrivere la quota sociale annuale”.

Il rapporto tra Pro Loco e istituzioni locali?
“Il rapporto con le istituzioni locali si è piuttosto consolidato. Importante è sicuramente la relazione stabilita con l’Assessore alla Cultura e con l’Assessore al Turismo, soprattutto per quanto riguarda la sinergia che si è creata per la promozione del territorio e la salvaguardia e la tutela dei beni culturali della città”.

Quali programmi ci sono per il 2023 per la Pro Loco di Bisceglie?
“Unitamente al consiglio direttivo, abbiamo pensato di riprendere quei progetti accantonati nei precedenti anni, iniziando sin dal mese di marzo 2023 ad organizzare con altre associazioni del territorio i Riti della Settimana Santa in occasione della Santa Pasqua e proseguendo nei mesi successivi con convegni e accoglienza turistica per i pellegrini di passaggio dal nostro paese (Via Francigena). Gli obiettivi che ci proponiamo per l’anno 2023 riguardano la riorganizzazione della struttura funzionale per aree di competenza (culturale-economica-sociale), la riorganizzazione del servizio di comunicazione impostazione periodica della reportistica, il controllo periodico gestionale, l’apertura per i minori alla partecipazione delle attività sociali con il reclutamento di nuove famiglie e la collaborazione con altri enti associativi (Rotaract, Circolo Unione e altre associazioni del territorio). Le previsioni per l’anno 2023 sono state incentrate sulla continua richiesta di cultura da parte di turisti e dalla necessità di disporre di guide turistiche abilitate”.

Come inviterebbe la cittadinanza a partecipare attivamente alla vita associativa della Pro Loco?
“Per incrementare il numero di gente all’interno della Pro Loco, si potrebbero organizzare visite culturali gratuite all’interno della città con lo scopo di far conoscere la storia, le tradizioni, la cultura, il territorio e la grande quantità di beni materiali e immateriali presenti nella nostra città. Successivamente, in collaborazione con i vicini comuni di Ruvo, Corato, Andria, etc., si potrebbero organizzare attività che permettano la conoscenza del territorio dal mare alla Murgia, considerando la storia e le tradizioni che accomunano questi paesi vicini”.

Il 2023 sarà l’anno del suo ventesimo anniversario di presidenza: quali sono i Suoi progetti a scadenza di mandato?
“Continuare a dirigere questa associazione. Mi ripropongo di continuare per altri vent’anni a gestire con continuità, volontà, professionalità e assiduità la nostra associazione. Associazione ormai inserita a livello nazionale come Unpli (Unione Nazionale Pro Loco d’Italia). Mi riprometto anche di non disperdere tutto ciò che è stato costruito in questi 60 anni di nostra attività e mi auguro di poter trasferire, quindi, il testimone nelle mani di persone competenti, capaci e piene di spirito di solidarietà, che siano veramente innamorate della nostra città“.

Il ricordo più bello, legato alla Pro Loco, dei suoi venti anni di presidenza?
“Ricordo in maniera particolare l’emozione che mi ha colpito quando, appena eletto presidente, ho iniziato il mio mandato con un segno tangibile: il recupero dell’affresco della Madonna delle Grazie nella chiesa di Sant’Agostino e, successivamente, l’inizio del recupero del coro della Cattedrale. Abbiamo, come Pro Loco, dato inizio ad una serie di recuperi di beni culturali dove altre associazioni hanno seguito il nostro esempio. I ricordi che mi legano a questa associazione sono davvero tanti e sono tutti belli, tanto che non posso citarne solamente uno. Proprio con il recupero dell’affresco della Madonna delle Grazie siamo stati premiati a Montesano Salentino nel 2010. Successivamente, nel 2015, abbiamo ricevuto il premio come Migliore Pro Loco della Puglia a Sogliano Cavour e continuiamo ad essere punto di riferimento dell’Unpli Nazionale. Non posso non citare, ovviamente, i premi ricevuti in occasione dei 50 anni e, più recentemente, 60 anni di attività. Li ritengo due momenti bellissimi, soprattutto perché mi hanno permesso di rivedere amici, a distanza di una ventina di anni, che si erano allontanati dal mondo della Pro Loco. Parlando più in generale, l’aver trasferito, nel corso degli anni, a tantissimi giovani e non, la voglia di conoscenza e altruismo (due punti cardine della nostra associazione) attraverso il servizio civile, lo considero un bellissimo ricordo che porterò con me per sempre”.