Integrare il diversamente abile nella società attraverso l’arte, la moda e lo spettacolo è l’obiettivo che si è posta l’associazione laicale Don Uva attraverso un progetto che giungerà a conclusione venerdì 31 luglio con un evento diviso in due momenti principali: il “Don Uva Recital” e la sfilata de “Le Borse di Seba”.

Il Teatro Mediterraneo farà da cornice, dalle ore 21, allo spettacolo ideato dal regista Giuseppe Strada che racconterà la storia di Padre Uva e la sua straordinaria opera, messa in scena proprio dai “figli di Don Uva” insieme ad alcuni educatori e dal Gruppo Scuola dancemovimentostudio.

La sfilata de “Le borse di Seba” curata da Sebastiano Gramegna, invece, renderà visibile l’attività svolta nei laboratori di arteterapia durante la quale i protagonisti della serata, usando colori e pennelli, hanno dato vita ad un tessuto unico, per la realizzazione delle borse, coordinati dai maestri d’arte Luisa Papagni, Vittoria Sasso, Maddalena Paradiso e Massimo Di Terlizzi.

La passerella vedrà anche la partecipazione di modelle professioniste che sfileranno con indosso speciali corpetti in cartapesta, tipica di Putignano, creati dall’artista Luigia Bersann.

Div_abili_2Ciò è quanto si evince dalla conferenza stampa tenutasi stamattina, durante la quale i relatori, coordinati dalla giornalista Floriana Tolve, hanno potuto presentare il progetto e l’evento conclusivo.

“Vogliamo recuperare un po’ di tempo -afferma la presidente dell’Associazione, Sabina Minervino (Suor Maria)- sentiamo la necessità di operare per riscoprire il sogno di Don Uva”.

L’urgenza del fare è la stessa motivazione che ha spinto il regista Giuseppe Strada a mettere in scena il recital, il quale ha sottolineato la bellezza di lavorare con “persone che sanno quello che fanno”, riferendosi al personale tecnico che l’ha coadiuvato negli ultimi mesi.

“L’abbiamo vissuto col cuore e con tanto amore” è la frase con cui conclude l’intervento l’educatrice Mariagrazia Mastrodonato, la quale sottolinea l’importanza della funzione pedagogica e di inclusione che ha avuto il progetto per gli ospiti della Casa Divina Provvidenza.

La vicepresidente Lucia Monopoli, a seguire, introduce l’art director della seconda parte della serata, Sebastiano Gramegna, ricordando ai presenti quanto sia importante la possibilità che l’associazione sta offrendo ai suoi ragazzi di essere soggetti attivi sul territorio.

Div_abili_1“Il mio lavoro di creatore -dice Gramegna- non può prescindere da un forte senso di responsabilità sociale, poiché la moda è spettacolo ma anche cultura e sociale, appunto”.

Dopo il breve ricordo di don Pasquale Uva della professoressa Luisa Di Bari, Massimo Di Terlizzi, chiamato a esporre in qualità di maestro d’arte, si presenta con la bella espressione “sono un diversamente abile”, sintetizzando al meglio gli obiettivi di inclusione sociale e integrazione dell’associazione laicale.

I complimenti per il progetto che l’associazione sta portando avanti giungono dalle assessori presenti alla conferenza, Dora Stoico e Rachele Barra, le quali, dopo aver riportato i saluti del Sindaco Francesco Spina, invitano gli uditori presenti, quindi l’intera cittadinanza, a seguire la serata di arte, moda e spettacolo per ammirare la “capacità diversa” di soggetti creativi che diventeranno protagonisti assoluti, per una sera, di un cartellone estivo di eventi attento alla dimensione sociale del territorio.

Alla serata si accederà con invito, offerta simbolica tre euro.

Per info: 3383308868 – asslaicaledonuva.bisceglie@gmail.com