Si è celebrata domenica 10 aprile, al Teatro Sperimentale di Pesaro, la Giornata internazionale dei rom, sinti e caminanti con un evento artistico culturale originale e di grande spessore con musicisti rom professionisti e qualificati. Si è trattato di un concerto etno-sinfonico che ha segnato il passaggio storico della musica rom dal folklore al sinfonismo dopo 600 anni di presenza delle comunità romanès in Europa e in Italia.
Sul palco si sono esibiti Alexian Santino Spinelli alla fisarmonica solista, e i suoi figli, Gennaro al violino solista, Giulia al violoncello ed Evedise all’arpa con l’Alexian Group, hanno interagito con i solisti dell’Orchestra Europea per la Pace di cui fa parte da 10 anni anche il Maestro biscegliese Nico Arcieri in qualità di Pianista, e con l’Orchestra Sinfonica G. Rossini, diretta dal M° Nicola Russo.
La performance si è aperta con un video saluto del Direttore generale dell’UNAR, l’Ufficio nazionale Anti discriminazioni razziali della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Triantafillos Loukarelis e con il video messaggio di Musli Alievski presidente di Stay Human membro del Direttivo Nazionale dell’Unione Delle Comunità Romanès in Italia (UCRI), la più importante organizzazione di rom e sinti in Italia oggi. La serata è stata anche l’occasione per ufficializzare il sostegno da parte di Pesaro Creative City UNESCO al riconoscimento della Musica Rom come Patrimonio Immateriale dell’Umanità.
Dopo l’esecuzione dell’inno delle popolazioni Rom, “Gelèm Gelèm”, il concerto è proseguito con le musiche composte da Alexian Santino Spinelli, oltre che con l’esecuzione sinfonica di brani rom celebri. Il momento più toccante del concerto è arrivato con il “Melologo”, brano del violinista e membro dell’Orchestra Rossini Marco Bartolini, composto appositamente per l’occasione, un connubio di musica e poesia in cui Spinelli ha decantato, in lingua italiana e romanì, le poesie da lui scritte “Auschwitz”, “Per non dimenticare” e “Fiore della Morte” a commemorare il Samudaripen, lo sterminio di oltre 500.000 Rom e Sinti vittime del nazifascismo.
L’evento ha partecipato all’iniziativa “Lo spettacolo dal vivo a sostegno dell’Ucraina”, promossa dal Consorzio Marche Spettacolo, per sostenere le popolazioni ucraine colpite dalla guerra, in collaborazione con l’UNHCR, l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati.
Foto: Luigi Angelucci