Un anno speciale, il 2017, per la storia e per la tradizione di Bisceglie. Nel 1167, per opera del Vescovo Amando, dopo una laboriosa quanto proficua ricerca, vennero riportate alla luce le reliquie dei tre Santi Protettori. Ad ottocentocinquanta anni di distanza da questo avvenimento, il Vescovo Pichierri inaugurerà a breve il Giubileo Straordinario dedicato alla memoria di San Mauro, San Sergio e San Pantaleone, in quella che si preannuncia – per i biscegliesi – un’importantissima occasione di rinsaldare il proprio legame con la propria spiritualità.

Per inaugurare l’avvenimento si è svolta nel pomeriggio di ieri, sabato 29 aprile, la presentazione di “La città di Bisceglie e i suoi martiri“, libro scritto da Giacinto La Notte e Margherita Pasquale in previsione della mostra in esposizione all’interno del Museo Diocesano. Un foltissimo pubblico ha affollato la sala conferenze per poter ripercorrere, insieme ai due studiosi, le tappe salienti della storia del culto dei Tre Santi.

Ad inaugurare la presentazione i saluti istituzionali rivolti ai relatori ed al pubblico da parte di alcuni dei collaboratori dell’opera. Il parroco don Mauro Camero, in rappresentanza dell’Arcivescovo, ha lodato il lavoro di La Notte e Pasquale esaltandone il ruolo che esso assumerà all’interno del Giubileo; il primo cittadino Francesco Spina ha riconosciuto la superiorità delle associazioni culturali biscegliesi nello zelo e nella passione con cui si dedicano allo studio degli aspetti storici e spirituali della nostra città. Significativi gli interventi di Tommaso Fontana, direttore del Centro Studi Biscegliesi, e del presidente del Rotary Mauro Pedone (in vece di rappresentante di tutte le associazioni che hanno supportato gli autori del libro), che nel suo discorso ha rimarcato, in pieno spirito rotariano, l’importanza dell’opera in quanto beneficio a vantaggio della comunità.

Nel corso della conferenza Giacinto La Notte e Margherita Pasquale hanno esposto i risultati del loro certosino lavoro di ricerca sui tre protagonisti del culto locale, che si colloca in una realtà non autonoma ma fortemente legata ad eventi regionali e nazionali. Attraverso l’analisi di raffigurazioni artistiche, oggetti votivi e personaggi storici di rilievo (i Vescovi Amando e Sarnelli, Lucrezia Borgia, per citarne alcuni), i due studiosi hanno ripercorso insieme al pubblico l’origine e lo sviluppo del culto, portando alla luce quei legami che continuano, ora come nel passato, a mantenere viva nei biscegliesi la fede nei confronti dei Martiri.