Lo scorso 26 aprile è stato reso disponibile online il cortometraggio animato Office Kingdom, realizzato da un team di quattro promettenti artisti diplomati presso il Centro Sperimentale di Cinematografia di Torino, di cui fa parte anche il nostro concittadino Giulio De Toma. Il cortometraggio, che è stato realizzato come “graduation project” alla conclusione del ciclo di studi, ha già ricevuto numerosi premi a livello nazionale e internazionale, accompagnati da diverse recensioni positive, in patria e all’estero. Il cortometraggio ironizza sul farraginoso mondo della burocrazia attraverso una trasposizione fantastica che vede la protagonista, una semplice impiegata di un ufficio pubblico, trasformarsi in una valorosa guerriera pronta ad affrontare mostri e pericoli pur di ottenere un timbro su di un documento da consegnare. Abbiamo avuto modo di intervistare il giovane artista biscegliese, ponendogli alcune domande sui progetti che attualmente sta curando nel Regno Unito e sulle sue ambizioni future. 

Da dove è nata lidea del soggetto del cortometraggio Office Kingdom e quanto tempo è stato necessario per portare a termine il progetto ?

Lidea del soggetto del cortometraggio è nata da unesperienza personale. Stavo risolvendo dei fastidiosissimi disguidi burocratici nellufficio anagrafe di Torino, accompagnato da Salvatore Centoducati (il regista del corto, ndr). Aspetta e aspetta e passan tre ore. Finalmente la signora mi fa cenno di avvicinarmi e le parlo del mio caso. Ok, ok, non si preoccupi, mi dice la tipa, “risolviamo tutto in cinque minuti” (la sera prima mi avevano rubato il portafogli con tutti i documenti, e due giorni dopo sarei dovuto partire con Ryanair). Non dirò nel dettaglio tutta la sfiga accumulata in quella giornata infernale, che già di per sé poteva essere trasformata in un corto. Mentre attendevamo inermi il passare inesorabile dei minuti, ci chiedevamo: ma dove diavolo è finita questa ? Mi serviva solo un dannato timbro. E allora a Salvatore gli è venuta in mente la storia delle scale infinite, dello spogliatoio e dei combattimenti. Di lì dunque abbiamo cominciato a fantasticare su tutte le improbabili avventure che poteva incontrare la nostra futura protagonista, da combattimenti volanti con scarafaggi giganti armati di uzi a inseguimenti con scimmie volanti che defecavano rane esplosive. Molte di queste idee purtroppo abbiamo dovuto tagliarle.

Come si svolge il lavoro di un animatore 2D e quali competenze sono necessarie per svolgere questa professione ?

Per questa domanda non basterebbe un workshop di una settimana per farlo capire concretamente. A grandi linee ti posso dire che il lavoro di animatore 2D oggi si svolge al computer, servendosi di software tipo Toon Boom, Flash, TV Paint, che ti danno la possibilità di animare in classica o attraverso lutilizzo di un puppet, o se sei fortunatissimo anche su carta, come vuole la tradizione. Non voglio annoiarti con descrizioni tecniche inutili. Perciò parlando in generale del mio lavoro, lanimazione funziona creando il movimento di un personaggio attraverso una serie di disegni molto simili tra loro. Nella creazione di un movimento ci sono dei disegni principali chiamati chiavi, che necessitano di essere arricchiti con dei disegni di riempimento, chiamati breakdown e in-between. Per quanto riguarda le competenze, sicuramente una buona capacità nel disegno aiuta, anche se non è fondamentale. Lavorando qui a Londra mi sono imbattuto in una serie di animatori che come disegnatori non erano granchè, ma riuscivano comunque a donare vita ed emozioni al personaggio che stavano animando. Più importanti dellabilità nel disegno sono quei principi danimazione chiamati Timing e Spacing. Anche qui non voglio annoiarti spiegando nel dettaglio cosa significano, ma di base sono i due principi fondamentali che reggono unanimazione: il ritmo e la dislocazione spaziale delloggetto allinterno della scena. Credo dunque che prima di imparare lultilizzo di un software specifico, bisogna avere dimestichezza con i principi danimazione. Per farlo ci vuole tempo. Alcuni disegnatori incredibili non sanno animare, ma alcuni pessimi disegnatori animano in maniera eccezionale. 

Recentemente hai concluso uno stage presso la Cartoon Network a Londra, puoi descriverci questa esperienza ? 

Lanno scorso ho fatto uno stage di tre mesi a Cartoon Network, nel quale ho sviluppato la capacità di animare alcuni personaggi famosi come Finn and Jake di Adventure Time, Gumball, Stevens Universe e altri. Alla fine dei tre mesi mi hanno prolungato lo stage per altri tre mesi. Qui a Londra ci sono due edifici di Cartoon Network. Ledificio in cui ho lavorato io è predisposto alla realizzazione di spot. Nellaltro edificio invece si realizza la serie animata Gumball.

Quali sono i tuoi impegni attuali e a cosa stai lavorando ?

Finito lo stage a Cartoon Network ho lavorato per altre due aziende, Nomint e Simons Cat. Questultima è stata sicuramente la più bella esperienza fino a questo momento. Lo studio era piccolo, poche persone ma tutte molto disponibili al dialogo e sempre presenti anche per sbevazzate al pub. Ora sto lavorando in unazienda chiamata Prime Focus World. Realizziamo concept per alcune serie animate non ancora prodotte, e facciamo test danimazione per capire se i personaggi che stiamo inventando possono funzionare. 

E difficile per chi svolge una professione del genere trovare sbocchi professionali nella nostra realtà nazionale ? Immagini un rientro in Italia o ritieni di dover continuare il tuo lavoro allestero ?

LItalia è piena di talenti nellanimazione, quando invece mi son trovato a lavorare con gente che non sa reggere una matita in mano e che lavora da anni nel settore. Si, è molto difficile pensare di costruirsi un futuro in Italia lavorando di questo, ma un giorno vorrei ritornare anche io. Al momento cerco di farmi una rete di contatti, cambiando aziende e conoscendo più addetti al settore possibili, in modo tale che in futuro potrò lavorare comodamente da casa , inviando i progetti online.

Infine, cosa auspichi per la tua carriera futura ? 

L’unica cosa che veramente auspico è di non smettere mai di aver voglia di migliorare.

Potete rimanere aggiornati sui lavori di Giulio seguendo direttamente il suo blog e la sua pagina Facebook.