Il cortometraggio “Cara Alice” di Gabriele Armenise, prodotto dalla Sadico Film Factory, co-fondata dal biscegliese Fabio Salerno, che è anche attore protagonista, ha vinto il Premio Sorriso Anmil (Associazione nazionale fra lavoratori mutilati e invalidi del lavoro) nell’ambito del Festival internazionale del film corto “Tulipani di seta”, svoltosi a Roma negli scorsi giorni.
Per i baresi quella di “Cara Alice” è una storia nota, quella collettiva e privata della Fibronit, la cosiddetta “fabbrica dei veleni”: il protagonista Mauro, infatti, è una delle tante vittime dello stabilimento. “A Bari, fra il 1935 e il 1985”, viene spiegato al termine del cortometraggio, quell’industria ha causato “la morte di 175 operai”, aggiungendo che “700 sarebbero i decessi totali dovuti all’amianto in città”, e “più di 80mila gli esposti nei quartieri limitrofi”.
Il cortometraggio di Gabriele Armenise nasce dalla lettura di “Pane e amianto”, libro sul tema scritto da suo padre Giuseppe, ex giornalista della Gazzetta del Mezzogiorno. Il corto sarà presto disponibile su Raiplay.