Da qualche giorno è disponibile sui principali store digitali, e su YouTube con un “videoclip minimalista”, il nuovo brano del cantautore Francesco Foresta. Nato a Catania e da qualche anno residente nella nostra città, il cantante si sente a tutti gli effetti un cittadino biscegliese ed un membro attivo della nostra comunità: “Ci tengo molto che i miei concittadini ascoltino questo brano per scoprire una parte di me e della mia sensibilità che magari prima non conoscevano”, ha dichiarato l’autore de “Il filo spinato”. Un brano che come una ninna nanna racconta quella che forse è la più grande tragedia umanitaria di questo secolo, mettendo in metrica le storie di migranti costretti a viaggi di fortuna dall’esito spesso drammatico e la sua rabbia contro “politiche internazionali che non funzionano”.

“La canzone è stata scritta ormai un anno e mezzo fa”, ci ha raccontato il cantautore, “quando le polemiche delle ultime settimane erano ancora lontane”. “Quando ho visto per la prima volta la foto di quel povero bambino siriano, Aylan, disteso senza vita sulla costa, non potevo crederci. Mi sembrava un pupazzo e ho dovuto ingrandire l’immagine per rendermi conto dell’orrore. Mi sono arrabbiato, ho cenato male e sono corso al pianoforte per riversare quello che avevo dentro. In cinque minuti il brano era pronto”. Il cantante ha ricevuto dal giorno della pubblicazione tanti messaggi di persone di nazionalità diverse che lo hanno ringraziato per il contenuto del testo, numerosi “ragazzi che oggi sono bloccati e non possono raggiungere magari un fratello che vive in Germania e hanno paura di tornare da dove sono scappati”.

Ad arrangiare il brano c’è Giovanni Chiapparino. “Di compositori ne ho visti tanti”, spiega Foresta, “ma Giovanni riesce a leggerti”. “A lui interessa l’emozione che trasmetti e se pensi una cosa poi scopri che lui la stava già facendo”. Il singolo precede la pubblicazione di un secondo brano previsto per novembre che avrà come tema portante quello della violenza sulle donne ed anticipa l’uscita di un album in arrivo a gennaio (“sul titolo è ancora in corso una battaglia di idee”). Un’opera in cui il cantante si è immerso con tutta la passione possibile e che conterrà anche una canzone sui problemi personali che hanno segnato la sua vita. Grazie a quella che il cantautore definisce “più che una sintonia”, Chiapparino collaborerà su tutti i dodici brani che andranno a comporre l’album completo.

La musica di Francesco Foresta, orgogliosamente suonata da “musicisti in carne ed ossa” senza nulla di “sintetico”, come lui stesso ci tiene a ricordare, è “arte al servizio del sociale”. Un pensiero che si traduce in musica e che proprio per questo spesso fatica a trovare un produttore disposto a crederci e ad investire in esso. A prendere in mano il progetto è stata la Digressione Music di Molfetta, che si occuperà anche della produzione dell’album, già da tempo impegnata nella diffusione di un certo tipo di musica impegnata. “Io voglio esserci, non apparire. Sono due cose differenti”, conclude Foresta. “Se il brano funziona o non funziona non fa poi tanta differenza. Ma devo dire che in questi pochi giorni ho avuto tante soddisfazioni, quindi evidentemente stiamo andando nella giusta direzione”.