Un excursus storico sulla Sacra Sindone custodita a Torino è stato l’oggetto della presentazione del nuovo libro di Andrea Nicolotti intitolato “Sindone. Storia e leggenda di una reliquia controversa”, che ha avuto luogo nel tardo pomeriggio di giovedì 14 gennaio nella chiesa di Santa Margherita.
Si è trattato del primo appuntamento della rassegna “Storia a Santa Margherita”, in cui il sito oggi curato dalla sezione locale del Fai – Fondo Ambiente Italiano ospiterà fino al 21 gennaio eventi legati all’arte, alla storia e al territorio (clicca qui per il programma completo).
La rassegna, patrocinata dal Comune di Bisceglie, è ideata e organizzata dalla sezione Bat del Fai, rappresentato dalla delegata Rosa Crocetta, e dal Centro Studi Normanno-Svevi, il cui referente Giuseppe Losapio ha condotto la serata. Hanno collaborato, inoltre, i volontari dell’Associazione Santa Margherita e il Centro Studi Biscegliese.
Tra i presenti il sindaco Francesco Spina, l’assessore alle politiche giovanili Rachele Barra, e numerosi presidenti e rappresentanti di realtà associative cittadine, oltre ai cittadini stessi che hanno gremito la chiesa.
Nicolotti, assegnista di ricerca in Storia del Cristianesimo presso il Dipartimento di Studi Storici dell’Università di Torino, ha sintetizzato in circa un’ora i contenuti del suo libro, il quarto personale sul tema della Sindone, iniziando non dalla storia di Gesù, ma da quella del suo primo presunto possessore, il cavaliere Goffredo di Charny, passando per la rocambolesca vendita clandestina ai duchi di Savoia, il trasferimento a Torino e le ostensioni sabaude, prima a cadenza annuale in Piazza Castello e poi più raramente, in occasione dei grandi eventi (nascite e nozze) della famiglia reale, fino al 1933.
“Quello che è più interessante – ha commentato Nicolotti chiudendo il suo percorso storico – è che mentre molti pensano che la Sindone sia la reliquia, o presunta tale, più studiata, in realtà – a fronte di quante affermazioni scientifiche si fanno su di essa – lo è davvero molto poco e, ancor più paradossalmente, da molti anni è inavvicinabile dagli studiosi. L’ultimo studio scientifico compiuto sulla Sindone è stato l’esame del Carbonio-14 sul lino di cui essa è composta, che ha fornito una data di origine della reliquia perfettamente coerente con le notizie storiche, cioè tra il XIV e il XV secolo. La mancata accettazione del risultato di questo esame ha provocato forti contrasti tra scienza e pseudoscienza, mentre la Chiesa negli ultimi anni ha dedicato alla Sindone un’attenzione sempre crescente”.
Soddisfazione al termine dell’incontro da parte di tutti i presenti i quali hanno rivolto numerose domande allo studioso sia sul tema in sè sia sull’approccio personale all’argomento.
Per il sindaco Spina, brevemente intervenuto per i saluti, “Questo incontro è l’ennesima testimonianza che a Bisceglie ci sono delle soggettività culturali in grado di far fare alla città un salto di qualità enorme. Un grazie va a tutte quelle realtà che ci hanno aiutato a recuperare un sito così importante come quello di Santa Margherita, che è diventato uno dei poli culturali principali della città, tra i quali è rientrato da poco il Castello e rientrerà ufficialmente anche Palazzo Tupputi, prossimo alla riapertura“.
La rassegna “Storia a Santa Margherita” proseguirà nel fine settimana, con le visite guidate alla chiesa sabato 16 e domenica 17 nella fascia oraria pomeridiana e il laboratorio di restauro “Ridoniamo luce alla bellezza”, previsto per la mattinata di domenica.
La chiesa di Santa Margherita sarà anche protagonista del programma “Geo Weekend”, con uno speciale ad essa dedicato che sarà trasmesso venerdì 15 gennaio alle ore 17 su Rai3.
Di seguito una breve galleria fotografica della presentazione