Una serata all’insegna dei ricordi universitari e delle illusioni di gioventù, quelle ad esempio che agitano il passato delle cinque protagoniste del romanzo: “Cinque giorni tra trent’anni”, ultima fatica letteraria del professor Francesco Fiorentino, ospite delle Vecchie Segherie Mastrototaro per una conversazione, moderata da Pietro Casella, sullo stile e sulla nascita di questo ultimo libro edito da Marsilio

Roberta, Emilia, Lea, Elvira, Ada e Carla sono le protagoniste dei sei pannelli che compongono questo romanzo di università e di amori. Sono state amiche e rivali, hanno studiato insieme, hanno condiviso passioni, assemblee, seminari. Quando il romanzo comincia si trovano, però, nella vita adulta, a fronteggiare amori perduti, matrimoni falliti, conflitti professionali e rivalità familiari.

Francesco Fiorentino, muovendosi in una struttura che riprende il modello di Balzac e della sua commedia umana, di cui è grande conoscitore e studioso, racconta le storie di una generazione di giovani che cercavano la propria vita e si ritrovano invece, dopo trent’anni, cambiati davanti a situazioni che non immaginavano di dover vivere.