L’itinerario dedicato alla prosa all’interno della stagione teatrale del Sistema Garibaldi prosegue con due appuntamenti che animeranno questa settimana prima della pausa pasquale.
Venerdì 18 marzo alle ore 21 si terrà “La scuola”, spettacolo cult tratto dall’omonimo film diretto da Daniele Luchetti e interpretato da Silvio Orlando. In scena una squadra ricchissima di attori: Marina Massironi, Vittorio Ciorcalo, Roberto Citran, Roberto Nobile, Antonio Petrocelli e Michetta Farinelli. Scene di Giancarlo Basili, luci a cura di Pasquale Mari e costumi di Maria Rita Barbera.
Tempo di scrutini in un malandato istituto tecnico alla periferia di Roma. La sala insegnanti è inagibile e ai docenti tocca riunirsi in palestra. A polarizzare la discussione è l’allievo Cardini, che manifesta la sua sofferenza adolescenziale attraverso un ostinato mutismo, rotto solo dal ronzio di mosca che imita alla perfezione. Sul suo caso si scontrano opposte visioni e fra una diatriba didattica e l’altra, si insinua la vita, con le sue frustrazioni quotidiane, gli amori soggetti alle influenze del ciclo scolastico e dell’orario di lezione.
E’ la fotografia nitida di una resa dei conti in cui si scontrano non solo due modi di intendere l’istruzione, ma anche due mondi etici e politici differenti. Nonostante il film e lo spettacolo, costruito sul testo di Domenico Starnone che lo aveva ispirato, siano frutti degli anni novanta, dopo vent’anni Silvio Orlando ripropone una nuova edizione teatrale con la stessa regia di Lucchetti e che si rivela perfettamente e straordinariamente attuale.
Le tinte fosche e dolorose presenti nel film lasciano il campo ad una leggerezza che non nasconde la centralità dei temi in discussione. Infatti il prof. Cozzolino, interpretato da Orlando, è circondato da colleghi invidiosi, furbi e totalmente incapaci di porsi in ascolto degli adolescenti con i quali si trovano a rapportarsi.
Sabato 19 marzo alle ore 21 la sezione Garibaldi Musica propone poi un appuntamento attento alla tradizione pasquale, “Mater Dolorosa” diretta dal Maestro Vincenzo Mastropirro. Uno Stabat Mater in nove quadri su laudi composto dall’artista pugliese, affidato ad un ensemble di musicisti e attori che guideranno in un viaggio malinconico e commovente attraverso il dolore della Madonna nel corso della Passione.
“Chi ha potuto ascoltare una banda pugliese durante una festa patronale, una processione, un funerale, non se l’è certo dimenticata… il suo sound ti penetra nelle ossa come qualcosa d’inquietamente ancestrale. Non è una questione di repertorio. E nemmeno di contesto. È ciò che ti rimane dentro a contare, e ciò che rimane dentro ha un nome: malinconia, ovvero il vuoto lasciato da un’irrimediabile assenza. Io, uomo del nord legato alla terra di Puglia da circostanze e affetti, questa cosa l’ho capita solo dopo decenni…. Io questa cosa l’ho capita” ascoltando questa musica”.
Botteghino aperto dal martedì al giovedì, dalle 18 alle 20. Per maggiori informazioni rivolgersi a sistemagaribaldi@gmail.com o contattando la pagina Facebook del teatro.