“Ho letto con attenzione e favore la proposta dei giovani di Bisceglie Illuminata formalizzata e annunciata sulle testate on line, di dedicare il foyer del Teatro Garibaldi a Battiato, una delle figure più autorevoli, eclettica e poliedrica nel mondo dell’arte del secolo scorso. Il risveglio, la qualità e la partecipazione alla vita sociale culturale e politica della nostra città di questa associazione giovanile che si ispira al secolo dei Lumi, almeno credo, mi fa ben sperare. E colgo pertanto questo suggerimento per indicare una ipotesi alternativa, convinto che dal confronto tra generazioni possa emergere la soluzione più adatta al contesto”, questo l’incipit della nota stampa firmata dal presidente del consiglio comunale Gianni Casella in risposta alla proposta dell’associazione Bisceglie Illuminata.
“Nella speranza che si inauguri presto il nostro Teatro e che si possa tornare ad abitarlo e viverlo culturalmente, credo che il foyer del Teatro possa essere dedicato invece ad un biscegliese che artisticamente parlando ha vissuto per dare lustro alla nostra città, alla nostra terra ai nostri teatri.
Mi riferisco ad Eugenio Monopoli“, scrive Casella, “il cui estro versatile e multiforme tanto ha donato all’ arte teatrale e pittorica della nostra comunità”.
“Ritengo che riappropriarsi e dedicare i luoghi simbolo della nostra città ai figli che ha partorito, sia la via di connessione più corretta per quella continuità tra passato e futuro che ora più che mai si fa urgente necessità”. E conclude: “D’altro canto se volessimo parlare di Bisceglie nel mondo non useremmo il Duomo di altre città, ma andremo ad indicare il nostro Dolmen la nostra Cattedrale“.
“Sono profondamente commosso, e lo dico con il cuore, dalla proposta e dalle parole scritte da Gianni Casella”, scrive sul personale profilo Facebook il figlio di Eugenio, Carlo Monopoli, “Mio padre ha dato veramente tanto, fino all’ultimo, alla sua Amata Bisceglie; ne ha portato in giro per l’Italia il nome con orgoglio. Ora, caro Gianni, a dieci anni dalla sua scomparsa, questa tua onorevole proposta ti rende merito. Perché la proposta di ricordarsi di un figlio della nostra terra, senza andare ‘fuori’ dai confini, senza attingere dai pur grandi nomi nazionali, non poteva che venire da un biscegliese che tiene alle sue origini e che chiede a gran voce di studiare la nostra storia locale. Grazie di cuore, Gianni, ti sono grato a prescindere da come andrà questa storia”, conclude l’attore e tenore Carlo Monopoli.