Enrico Franceschini, giornalista e scrittore, da più di trent’anni corrispondente dall’estero per “la Repubblica”, è stato ospite delle Vecchie Segherie Mastrototaro per presentare il suo ultimo libro “La mossa giusta” (Baldini+Castoldi), in dialogo con Angela Francesca Di Pilato. Un thriller sulla fuga senza fine di un ebreo errante attraverso il Novecento. E sul più crudele dei giochi: gli scacchi.
Il libro è liberamente ispirato alla vita di Ossip Bernstein, scacchista ebreo ucraino naturalizzato francese. Una vicenda, la sua, che racchiude in sé gran parte della storia del ‘900. Un uomo che per tre volte ha costruito una fortuna, e per tre volte l’ha persa a causa delle tre grandi ideologie del Novecento: il Comunismo con la Rivoluzione Russa, il Capitalismo con il crollo della Borsa di Wall Street e infine il nazismo con la Seconda Guerra Mondiale.
Un personaggio su cui non esistono libri di memorie, biografie o autobiografie. Solo alcune notizie, ma non abbastanza per scrivere un saggio. Da qui la scelta di Franceschini di costruire un romanzo colmando con la propria fantasia le lacune nella biografia di questo scacchista.
Riprese e montaggio di Angelo Ruggieri.