Quando la preparazione, l’abilità sia scenica sia pedagogica, la competenza dei maestri incrocia e si fonde con l’entusiasmo, la passione e l’impegno degli allievi, il risultato che ne consegue non può che essere meraviglioso, autentico, appagante.

Lella Mastrapasqua, presidente della Compagnia dei Teatranti, ed Enzo Matichecchia, direttore artistico, non sono nuovi a lavori artistico-teatrali di apprezzabile e lodevole fattura, ma sanno ogni volta stupire come se fosse la prima.

E’ successo di nuovo nella serata di giovedì 18 giugno, presso il Teatro don Luigi Sturzo, diretto da Tonio Logoluso, con lo spettacolo “Chi troppo vuole… – Nessuno lavora gratis” che ha visto in scena i ‘Teatranti – sezione young’, giovanissime e giovanissimi (dai 10 ai 16 anni) che, in seguito alla frequentazione del corso teatrale ideato e organizzato dalla Compagnia dei Teatranti, hanno mostrato quanto appreso durante il periodo formativo e quanto trasmesso dai loro insegnanti.

“Chi troppo vuole…” ha evidenziato gli annosi vizi e i pessimi vezzi di chi è mosso da ingordigia, avidità, vanagloria personale e desiderio di vendetta nel quotidiano e soprattutto sul posto di lavoro coi colleghi. Un lavoro che, con stupenda ilarità e studiata sagacia, ha divertito il pubblico (tutto esaurito nella prima delle due serate. Si bissa stasera, 19 giugno, ore 21), ma lo ha anche portato, grazie allo spirito e all’impeccabile professionalità dei giovani teatranti, a riflettere su quanto di malvagio sappiano mettere in atto gli adulti.

Tutto si svolge presso la sede dell’agenzia di lavoro interinale “Nessuno lavora gratis” diretto dall’assetata di fama e potere Cornelia Crudeli che non disdegna di bistrattare le sue due dipendenti Lavinia (che tenterà in tutti i modi, invano, di farle le scarpe per prendere il suo posto sul lavoro e in amore – cercando di conquistare il direttore generale Carlo Rampolli – per poi soccombere in prima persona con licenziamento finale) e Francesca, più pacata, umile, che, alla fine, gusterà un premio inaspettato ma meritato.

Personalità bizzarre e caratteri di tutti i tipi, dall’introverso e timido in amore alla megalomane ex direttrice di un’azienda, dalla casalinga scontenta all’avventuriera, dalla maliziosa al postino chiacchierone, gli altri interpreti, capaci di colorare e rendere ancora più piacevole un lavoro che fa stentare a credere si debba parlare di teatranti e non di attori. Certo: la strada, per quanti volessero proseguire il cammino artistico, è lunga e non sempre agevolissima, ma se le basi sono quelle palesate sul palco del ‘don Sturzo’, sarà più facile percorrerla. E poi con la solarità, l’esperienza, l’emozione (si è letta in maniera squisitamente netta) di Lella Mastrapasqua non sarà difficile immaginare che si possa ancora sentir parlare o leggere i nomi di Clea Maiullari, Arianna Caprioli, Elena Cosmai, Felice Nenna, Simone Caffarelli, Angelica Baldassarre, Francesca De Feudis, Giorgia Di Liddo, Marta tedesco, Tanja Germano, Andrea Chieriello, Beatrice Melega, Federica Di Liddo, Alessia Umile.