“Quel motivetto che mi piace tanto” e “Bellezza in bicicletta”: questi i due brani coi quali “Le sorelle Lestrano” hanno aperto e chiuso lo spettacolo portato in scena ieri sera, sabato 25 marzo, sul palco del Teatro Garibaldi.

Selvaggia, Goduria e Fiammetta, parodia delle sorelle Alessandra, Giuditta e Caterinetta Lescano del famoso trio, interpretate da Mauro Pedone, Giuliano Porcelli e Michele Camero, hanno coinvolto il pubblico in un ironico e a tratti nostalgico salto indietro nel tempo, al tempo della guerra, il secondo conflitto mondiale. Raccontato attraverso la voce fatica della radio, quella che, oltre a lanciare le “canzonette”, tiene col fiato sospeso milioni di italiani, divisi, a partire dal 1938, dalle leggi razziali ma uniti nella quotidiana sofferenza delle notizie dal fronte.

L’ensamble del Rotary Club della sezione biscegliese ha saputo mixare momenti di riflessione a veri e propri richiami al varietà, reinterpretando i brani più conosciuti cantati dal trio: “Bombolo”, “Parlami d’amore Mariù”, “Il pinguino innamorato”, “Ma le gambe”. E ancora “Camminando sotto la pioggia”, “Mamma”, “Maramao perché sei morto”, “Tulipan” e “Perduto amore. In cerca di te”. Motivetti scanzonati, che nascondono la necessità più intima di tornare a sentire la libertà, di “insorgere” contro il potere tiranno e deriderlo. Di esorcizzare il dolore, l’amore perduto e osare, con le gambe e la gonna un po’ più all’insù.

Le sorelle Lestrano cantano le canzoni della guerra” è stata una bella prova corale, della quale il pubblico ha sicuramente apprezzato la grande simpatia e l’“appagamento estetico” garantito dalle tre protagoniste, sfacciate e dalla prorompente sensualità, soprattutto quella di Goduria. Una pièce arricchita dalla corposa voce del tenore Sokol Preka Gjergji, un po’ impacciato con le ballerine della compagnia di danza Cdc della Scuola Rudra Ballet diretta dal Maestro Ernesto Valenzano. A solcare il palco un altro trio, quello delle “Scintille”, costituito da Mara Rubini, Mary Todisco e Paola Camero.

I tulipani lanciati dal palco hanno festeggiato la firma dell’Armistizio dell’8 settembre 1943 e le bellezze in biciletta (e che bellezze le Lestrano!) la fine della guerra e dello spettacolo. Gli applausi sono stati interrotti per dar modo a Mauro Pedone, Presidente Rotary in carica, di ringraziare l’Amministrazione comunale, presente in platea, di cui è stato portavoce il vicesindaco Vittorio Fata, il direttore del Teatro Garibaldi Carlo Bruni per la grande disponibilità, e far salire sul palco il Presidente del Rotary Club di Tolentino, Fabio Nardi, che, dopo aver salutato i presenti, ha ringraziato gli amici rotariani biscegliesi per aver deciso di donare il ricavato dello spettacolo alla comunità di Tolentino, in favore della ricostruzione della casa famiglia colpita dal sisma. Divertito anche il Governatore distrettuale 2120 Luca Gallo.