Prosegue il calendario di appuntamenti di giugno alle Vecchie Segherie Mastrototaro di Bisceglie con gli ospiti Giovanni Bitetto e Roberto Oliveri del Castillo. Questa sera, 16 giugno, alle ore 19.30 Giovanni Bitetto presenta Sacro niente, Voland, accompagnato da Gigi Brandonisio.
Un Sud in cui tutto si dimentica tranne Dio, una villa affittata come teatro di camere ardenti. Un blocco di marmo che parla, che esiste: è la statua di Padre Pio, la sola a sopravvivere al tempo. E dall’esterno osserva, ascolta, raccoglie storie di chi resta, di morte e di vita, di amori, di intrecci. Un padre che piange suo figlio, un ragazzo che avvelena il suo cane, una donna che si intrufola al funerale dell’amante, una signora che ricorda le violenze subite dalla nipote. Tutti questi personaggi, all’apparenza ordinari, confessano al santo le proprie sofferenze. Il sacro niente delle loro vite diviene pretesto per scandagliare l’animo umano, in un eterno tentativo di dare senso all’esistenza.
Giovanni Bitetto (Terlizzi, 1992) è insegnante, scrittore e giornalista culturale. Scrive di letteratura e società per numerose testate online e ricopre il ruolo di editor in “Nea Magazine”. Il suo romanzo d’esordio Scavare (Italosvevo, 2019) ha vinto il Premio POP della Fondazione Mondadori.
Sabato 17 giugno alle ore 19.30 Roberto Oliveri del Castillo presenta Indagine su un burattinaio, Città del Sole Edizioni, accompagnato da Alessio Giannone (Pinuccio), Elisabetta Mastrototaro, Enzo Varricchio, per un evento realizzato in collaborazione con Libri nel Borgo Antico. In “Indagine su un burattinaio” il racconto si dipana attraverso una serie di vicende nelle quali trovano posto latifondisti ladroni, vescovi e magistrati accomunati da vizi privati nascosti dalle pubbliche virtù, sgherri, escort, professori che impongono codici di abbigliamento discinti alle stagiste, ai quali fa da contraltare l’umanità recuperata nella comunità di accoglienza guidata da un sacerdote sandinista, fra Kuros, un prete a metà tra Zenone, il protagonista de L’opera al nero di Marguerite Yourcenar, e il vescovo di San Salvador, Oscar Romero, ucciso proprio mentre diceva messa in un ospedale, mentre sollevava l’ostia consacrata. Dopo una serie di colpi di scena, la macchina della giustizia si mette finalmente in moto, restituisce dignità alle vittime e smaschera i complotti dei potenti. È un racconto leggero, un thriller sociale che si legge tutto d’un fiato, in cui la caratura grottesca dei personaggi rende la narrazione più gustosa. Al fondo c’è questa concezione della centralità della giustizia come unico argine possibile per «imbrigliare il Leviatano». Una giustizia che si prostituisce ai potenti e che apre ferite spaventose nella carne viva delle vittime del potere. Una giustizia che interviene per risanare le ferite, per riparare i torti, per liberare i deboli dal giogo dei potenti. Dalla Postfazione di Domenico Gallo.
Roberto Oliveri del Castillo è nato a Napoli il 5 maggio 1965. Magistrato dal 1991, dopo aver lavorato presso i distretti giudiziari di Napoli, Reggio Calabria e Potenza, dal 2000 opera nel distretto di Bari. Ha pubblicato per i tipi di Città del Sole Edizioni, nel 2014, Frammenti di storie semplici. Entrambi gli appuntamenti sono ad ingresso gratuito per informazioni 0808091021 e info@vecchiesegherie.it