Martedì 26 agosto, presso il chiostro di S. Croce, si è svolto il quattordicesimo appuntamento della rassegna letteraria “Libridamare”, promossa dal Presidio del Libro di Bisceglie. Al centro della serata l’arte del pittore barlettano Giuseppe De Nittis, raccontata dalla professoressa Christine Farese Sperken, docente di Storia dell’Arte Contemporanea. De Nittis è stato un artista sempre legato alla propria regione natale, la Puglia, di cui ha dipinto magnifici scorci che mai erano stati immortalati dalla pittura regionale. Dalle rive dell’Ofanto ai monti del Gargano, il lavoro di De Nittis nasce dalla voglia di dipingere all’aria aperta quella natura incontaminata che lo circondava ed affascinava. Nato come artista della scuola di Resina e da sempre attaccato alla tradizione della pittura napoletana, l’artista barlettano è riuscito nel corso della sua carriera a creare uno stile unico ed inconfondibile, che in più di un’occasione strizza l’occhio ai grandi dell’impressionismo francese. Impressionismo che De Nittis ebbe  modo di conoscere ed approfondire durante il suo soggiorno a Parigi, dove incontrò grandi artisti come Manet e Degas, oltre che Leontine Gruvelle, musa e amante dell’artista. Alla donna, madre dell’unico figlio di De Nittis, si deve la donazione di più di duecento opere della propria collezione privata alla città di Barletta, attualmente esposte a Palazzo della Marra.


Durante la serata, la professoressa Farese Sperken, ha approfondito anche il rapporto tra l’artista pugliese e l’arte giapponese, che  poco tempo prima aveva iniziato a far sentire la sua influenza nel vecchio continente. De Nittis riprende l’arte orientale in diverse sue opere facendo sfoggio di un’audacia stilistica che lo porta ad anticipare tecniche pittoriche che saranno poi riprese e approfondite più avanti da altre correnti artistiche, come il collage caratteristico del periodo cubista. Al centro dell’analisi stilistica anche le tavole dipinte alle pendici del Vesuvio, che rappresentano un attento studio artistico che il pittore ha portato avanti nel tempo attraverso numerosi sopralluoghi. 

Quella organizzata dal Presidio del Libro di Bisceglie rappresenta un’iniziativa importante che mira a far rivivere in ognuno di noi il ricordo di un artista tra i più iconici del suo tempo. L’incontro  si è svolto il giorno della scomparsa di Marilena Bonomo, importante gallerista pugliese che ha portato a Bari e in tutta la regione le maggiori tendenza artistiche contemporanee e che ha rappresentato, e continuerà a rappresentare, un punto di riferimento per tutto il mondo dell’arte e non solo. 

Il dibattito, moderato dalla giornalista biscegliese Silvia La Franceschina, è stato accompagnato dalle letture di Daniela Rubini e dalla musica del chitarrista Osvaldo Vangi, che ha presentato al pubblico alcuni brani del maestro Francisco Tárrega, contemporaneo proprio di Giuseppe De Nittis.