Matteo Losapio, sacerdote e filosofo biscegliese, presenta il suo ultimo libro “Dèi respinti. Metafisica degli scarti” alle Vecchie Segherie Mastrototaro. A dialogare con l’autore ci sarà Michele Lucivero. Appuntamento alle 19.30 di oggi, 20 luglio, nella libreria di via Porto.

“Perché una metafisica degli scarti? Innanzitutto pensare in termini di “metafisica” non vuol dire pensare cose astratte o un linguaggio tecnico per i più. Per “metafisica” – spiega l’autore – intendiamo un’arte del pensiero che tenta di mettere insieme le forme più disparate della realtà, per intesserne una visione, una prospettiva, una riflessione. Pensare in maniera “metafisica”, allora, è come comporre un mosaico, mettendo insieme tasselli differenti che da soli non sarebbero serviti a nulla ma che insieme offrono una forma della nostra contemporaneità”.

“Una ‘metafisica degli scarti’ – continua Matteo Losapio – che cerca di offrire una forma a tutte quelle volte e a tutti quei fenomeni di rifiuto, di eccesso, di immolazione volontaria, di inerzia che abitano e costellano la nostra vita personale, sociale e politica. Dall’essere lasciati in disparte da un gruppo all’essere condannati come migranti al di là di muri e frontiere, dall’ostentazione del corpo al tentativo di nascondersi per paura, dal convincersi delle proprie opinioni su dio al quotidiano tentativo di credere, una complessità del reale in cui siamo implicati e che vede anche noi, per un verso o per un altro, delle persone scartate e scartabili”.

“Un libro che parla di persone respinte, dei respinti, che cerca di guardare alla parte più divina dentro di noi, dèi respinti e al nostro cammino quotidiano fra il vomito dei respinti, per consegnare alla morte una goccia di splendore, di umanità, di verità, come cantava Fabrizio de Andrè in Smisurata preghiera. Scarti in cerca di una salvezza ancora tutta da costruire”, conclude l’autore.