Il rapporto tra Moda e arti visive dal Futurismo a oggi: un interessante e variegato percorso attraverso le diverse modalità in cui nel corso del Novecento la moda e le arti visive sono entrate in relazione, reciprocamente influenzandosi. È il tema dell’incontro che si svolgerà questa sera, mercoledì 15 novembre, alle ore 19 al Laboratorio Urbano di Bisceglie, al 2° piano di Palazzo Tupputi, in via Cardinale Dell’Olio.
L’iniziativa è promossa dal Cineclub Canudo. Si tratta del primo di una serie di incontri con Lia De Venere, storico e critico d’arte, curatore di mostre di arte contemporanea, già docente ordinario di prima fascia di Storia dell’arte contemporanea presso l’Accademia di Belle Arti di Bari e a contratto presso l’Università degli Studi di Bari nel Corso di laurea di Scienze e tecnologia della moda (sede di Taranto).
Diversi artisti hanno disegnato creazioni per stilisti (da Sonia Delaunay e Salvador Dalì sino a Lucio Fontana e Getulio Alviani) o in autonomia (come Balla e altri futuristi); diversi stilisti si sono palesemente ispirati ad opere d’arte (tra cui Yves Saint-Laurent, Mila Schön, Pierre Cardin, Franco Moschino, Gianni Versace, John Galliano); infine molti artisti nella seconda metà del Novecento hanno dedicato attenzione al tema dell’abito (tra loro anche Andy Warhol e Robert Rauschenberg), producendo lavori che, in molti casi non possono essere indossati, ma si propongono come vere e proprie opere d’arte, ispirate a tematiche di interesse sociale e antropologico, come quelli realizzati ad esempio da Jana Sterbak, Rosemarie Trockel, Ynka Shonibare.
La conferenza si avvale di un ampio apparato iconografico di circa 200 slides, corredate da didascalie dettagliate. Il tema della conferenza è particolarmente indicato a docenti e studenti di istituti d’arte e istituti con indirizzo moda, ma anche a semplici curiosi e appassionati. Ingresso libero.